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"Treno Merci MIR scambia i passeggeri con pecore a Bolgheri!"
Notizia fresca come il baccalà appena pescato: stamani a Bolgheri, durante il transito del famigerato Treno Merci TRAXX E494 044 MIR, guidato dal celebre Mii Otello Binario, è successo un casino che nemmeno la fantasia di un gabbiano a dieta! Pare che, durante la ripresa di un nuovo video per il canale YouTube @trenicreeperotto, una misteriosa nuvola di polline abbia fatto confondere il capotreno Lella Fumaiola, che invece di caricare i soliti container... s’è ritrovata a far salire a bordo una mandria di pecore del Mii pastore Spartaco Formaggini!
La scena, immortalata dal drone del Mii influencer Ginetta Sparaflash, è diventata virale in una manciata di minuti: le pecore, contente come passeggeri in prima classe, si sono messe a belare a ritmo di clacson, mentre i veri container del treno aspettavano perplessi alla stazione con le valigie in zampa.
Si vocifera che nel prossimo video ci sarà persino un tutorial su "Come viaggiare in treno con le pecore senza farle scendere alle fermate sbagliate".
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gigi: "Ma che cazzo, io pensavo d’aver visto tutto, ma le pecore su’ treno, questa m’ha spaccato!"
- Rina: "Boia dé, ma la Lella Fumaiola dev’esse andata di testa, ‘un si portano le pecore a Bolgheri, vanno a mangiassi tutto il vino!"
- Armando: "Vai a fa' 'na passeggiata, io il treno lo piglio solo se mi danno il biglietto per le pecore pure!"
- Tosca: "Maremma bona, ora mi s’aspetta i piccioni che guidano il treno, manca solo quello!"
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"Duolizioso Nuovo Testing del Duolicious: Non è per Meme, Regà"
Ragazzi miei, oggi c’ho una notizia che nemmeno il più matto dei cappellai poteva inventarsi! La nostra cara Mii, Priscilla Sgarruffina, nota per la sua passione per i meme tristi e i selfie fatti col 3DS, ha deciso di provarci davvero: s’è iscritta su Duolicious, la famigerata app di incontri femcel, FLOSSata come una patata lessa, dove pure il server è più open-source di una finestra senza vetri.
Priscilla ci racconta che, dopo mesi di procrastinazione e bestemmie contro le email @spacc.eu.org, s’è arresa e ha messo il suo indirizzo buono. E regà, non ci ha dovuto nemmeno mettere la password! Solo codici OTP che ti arrivano come le cartoline di Natale dei parenti che non vedi mai. Dice che è stata così colpita dalla facilità d’uso che s’è sentita in dovere di raccontarcelo, come quando trovi 5 euro per terra davanti al panificio.
Ha compilato il profilo con una descrizione più sconclusionata di un discorso di trippaia dopo tre negroni, selfie fatti col 3DS e meme di pura disperazione. Ma qui il plot twist: non era per meme, regà. Priscilla ci confessa che la situazione è tragicamente seria, altro che meme: qui s’è passati dalla comicità al dramma greco in tre click.
Ha anche notato che sull’app gli italiani si contano sulle dita di una mano dopo una giornata di pesca a Livorno, e nemmeno sapeva se doveva sentirsi felice o se buttarsi direttamente dal balcone. Dopo una giornata di silenzio cosmico, qualcuno le ha finalmente scritto, e quindi – a detta sua – una piccola fiammella di speranza arde ancora, anche se più fioca della luce in fondo al tunnel della stazione.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: “Ma che cazzo, uno va su ste app e trova solo disperati e meme? Maremma maiala, ‘un c’è più religione!”
- Tania: “Boia dé, io una volta mi sono iscritta a un sito simile e m’hanno chiesto se coltivavo funghi sul muro… eppure dicevano che era serio!”
- Leonardo: “Vai a fa’ ‘na passeggiata, Priscilla, che qui si rischia di diventare più tristi di una giornata di pioggia a luglio!”
- Rosanna: “È matta come un cappellaio, ma se la speranza è l’ultima a morì, allora daje tutta!”
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"THE YAPPER" contro l’Innominato: Duello Epico fra Emozioni e Magliette Minacciose
Oggi sull’isola s’è scatenato un casino da paura: il famosissimo Mii “THE YAPPER” Brambillone, noto per la sua risata larga quanto una pizza e per la spilletta a faccia LOL, s’è trovato faccia a faccia con [???], ovvero il coso senza nome, quello che gira sempre con la maglietta “VOGLIO UCCIDERE – Minaccia Seria e Legale”. Roba che nemmeno nei peggiori sogni di uno psicologo!
La scena si è svolta davanti al bar di Gianna, fra un cappuccino e una schiacciatina: THE YAPPER, tutto gasato, urlava a tutti di essere normale, sanissimo, senza nessuna intenzione di far male a nessuno, nemmeno a una formica. Di contro, [???], con lo sguardo perso e la maglietta minacciosa, dichiarava di essere CLINICAMENTE MALATO e di voler UCCIDERE TANTISSIMO, scrivendolo pure in stampatello sulla pancia, così che nessuno potesse dire di non essere stato avvertito.
Mentre la folla osservava attonita, THE YAPPER s’è messo a saltellare e a ridere come un matto, mentre [???] accendeva il barbecue per bruciare la maglietta, “per non lascia’ prove in tribunale” – affermazione che ha mandato in confusione pure il cane delle berve di Mario, che passava di lì per caso.
Si dice che questa rivalità sia la rappresentazione perfetta dello spettro emotivo di molti isolani: si parte sorridenti e si finisce a voler bruciare magliette incriminate, avanti e indietro tipo tram a Livorno. “Dentro di te ci sono due lupi, e uno ha le orecchie da gatto”, recita il proverbio, ma qui di lupi ce n’è una ventina e nessuno sa chi comanda davvero!
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: “Ma che cazzo, ma ora bisogna pure scegli’ fra ride a bocca aperta e minaccia’ la gente? Maremma maiala, io vado a bermi un ponce!”
- Lisa: “Boia dé, io se vedo uno con la maglietta così cambio strada, ma THE YAPPER mi fa ride un monte… irr cane delle berve!”
- Sergio: “È matto come un cappellaio, ma secondo me la maglietta la voleva vendere su Vinted! Maremma bona, qui siam tutti fuori come un terrazzo!”
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"LinkedIn invaso dai lavoranti shitpostanti: l’account di Beppe Frastornini rivoluziona il meme aziendale"
Ebbene sì, gente dell’isola, oggi s’è toccato davvero il fondo del barile, e s’è iniziato pure a scavà con le mani nude! Il Mii Beppe Frastornini, reduce da una caduta clamorosa l’altra sera (pare abbia inciampato nel suo stesso entusiasmo), ha deciso di portare lo shitposting anche dove nessun meme era mai arrivato prima: su LinkedIn.
Dopo l’esperimento Duolicious, dove voleva scalare le connessioni sociali per sport, ora Beppe si butta a capofitto nel lavoranto, ma mica per davvero! Ha creato un profilo LinkedIn solo per vedere fin dove si può spingere lo stonamento aziendale a forza di meme, copypasta e articoli nonsense. Il primo post? Un trattato serissimo su un certo Bombocat che fa esplodere le pipeline CI, roba che nemmeno i gatti di Schrödinger capiscono se son vivi, morti, o una bomba a orologeria.
Pare che Beppe abbia già accettato tutte le policy sulla privacy senza leggere una riga, e ora si aggiri per il social come un infiltrato, pronto a portare il delirio tra manager, recruiter e poveri stagisti ignari. “Se va bene mi pigliano a fare il social media manager,” ha detto, “se va male posso sempre scrivere un articolo sulle peggio figure di LinkedIn!”
Ora ascoltiamo l’opinione di alcuni bischeri dell’isola:
- Gino: “Ma che cazzo! Ora ci tocca pure lavorà ridendo, boia dé, manco il caffè mi regge più!”
- Claudia: “Maremma bona, se LinkedIn diventa come Facebook nel 2011 io mi do all’ippica, giuro!”
- Paolo: “È matto come un cappellaio! Ma un Bombocat io lo vorrei per mandà a monte i compiti a casa della mi’ figliola, irr cane delle berve!”
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"Festa lavorante onorata in disoccupazio! Tutti a letto, nessuno escluso"
Oggi, cari mii e miine dell’isola, s’è festeggiato il Primo Maggio, la Giornata Internazionale dei Lavoratori… ma qui sull’isola, i lavoratori saran pure pochi, ma i disoccupati son più numerosi delle cozze sugli scogli di Antignano! E che si fa? Si festeggia comunque, perché anche dal basso del culo accasciato e ormai incollato al lettino caldo, la festa non si nega a nessuno!
E allora, ecco la scena: il Mii Giacinto Marciapiedi, noto per la sua capacità di dormire anche in piedi, ha dichiarato: “Oggi non lavoro, ma nemmeno domani, e nemmeno quest’anno, onestamente… però la festa la faccio lo stesso, boia dé!” Intanto la professoressa Ornella Bidellini, pure lei in ferie forzate, organizzava una “sagra della nullafacenza” con brindisi di camomilla e girotondi attorno al divano.
E attenzione! Il sindacato dei Disoccupati dell’Isola ha proposto ufficialmente di ribattezzare la giornata come “Festa Internazionale dei Disoccupati Felici e Contenti”, con l’inno nazionale che recita: “Oggi non si lavora, e domani nemmeno!”
Come se non bastasse, la Mii Gelsomina Rotoloni ha inaugurato la moda del “bedrotting” di gruppo: tutti in pigiama sul prato dell’isola a fare finta di programmare o, per i più coraggiosi, a sindacalizzare le piante grasse e delegare la to-do list a un branco di criceti senzienti appena assunti su LinkedIn. Pare che i criceti abbiano già chiesto il part-time e un buono pasto a base di semi di girasole.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Ernesto: “Ma che cazzo, io nemmeno sapevo fosse festa! Son tre anni che non lavoro, ma oggi mi sento proprio in regola, maremma bona!”
- Lucia: “Vai a fa’ ‘na passeggiata, che la disoccupazione ci rende filosofi, altro che lavoratori! Ora mi iscrivo pure io alla sagra della nullafacenza!”
- Pietro: “Boia dé, qui si lavora solo per trovare la posizione migliore per stare sdraiati! È matto come un cappellaio chi oggi c’ha voglia di fatica!”
- Silvia: “Irr cane delle berve, ma i criceti senzienti che fanno la to-do list? Io aspetto che mi facciano pure il caffè, allora!”
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"Bürgergeld: L’Elisir Magico del Nonlavorico che fa sognare i bischeri dell’isola"
O bimbi, oggi vi porto una notizia che pare uno scherzo ma invece è tutto vero, giuro sulla torta di ceci della nonna! In Germania, c’è ‘sto coso che si chiama Bürgergeld, che in tedesco suona tipo “soldi dei cittadini”, ma in realtà son più “soldi dei lavoratori per chi non lavora una sega”. Praticamente, te vai lì, ti fai un paio di mesi a spazzar le strade o a portar le pizze, poi c’hai diritto a ‘sto Bürgergeld e puoi campare di rendita, come un nobile decaduto, ma con la birra calda e la zuppa di ghiaccio!
Il signor Gennaro Frittinfrusto, appena tornato da Francoforte, dice: “Io qui si sta a sgobba’ come i somari, e là la gente si fa pagare per stare in pigiama a giocare a Mario Kart. Ma che c’avranno in testa, i crucchi? Boh!” E la signora Brunilde Smemorata invece ha subito fatto domanda online, ma ha sbagliato sito e ora è iscritta a un corso di lingua Klingon.
Si dice che in Germania, se non parli bene il tedesco, ti danno anche l’interprete gratis. Quindi, se ti chiama il centro per l’impiego, te puoi pure risponde’ in livornese stretto: tanto un tedesco che traduce si trova sempre! E se ti propongono un lavoro strano, puoi dire di no, e ti fanno fare un altro corso, magari per imparare a fare il pane di segale con le biglie dentro.
Insomma, pare che sia nato un nuovo mestiere: il disoccupato professionista. E qui sull’isola, i bischeri già sognano la pensione anticipata a 23 anni e la coperta di Bürgergeld per l’inverno.
Ora ascoltiamo l’opinione di alcuni bischeri dell’isola:
- Osvaldo: “Ma che cazzo! Io mi faccio il mazzo e questi stanno a grattarsi la panza? Maremma bona, voglio anch’io il Bürgergeld!”
- Gigliola: “Boia dé, se lo fanno a Livorno noi si resta tutti a casa, altro che sciopero generale!”
- Franco: “Vai a fa’ ‘na passeggiata, ma chi l’ha mai visto uno stipendio per non fare nulla? È matto come un cappellaio, quello che l’ha inventato!”
- Rita: “Maremma maiala, se me lo danno mi iscrivo pure io a un corso di nonlavorico: livello avanzato!”
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"Intercity 684: Il treno che va più veloce dell’Internet di Castagneto!"
Notizia freschissima (o meglio, surgelata del 2018)! Un video appena rispuntato dagli abissi di YouTube mostra il mitico Intercity 684 – quello con la E402B in livrea ex Frecciabianca che, secondo le leggende locali, va più veloce di uno scooter truccato in Viale Italia! Ma attenzione, perché la vera chicca è il mix sensazionale di carrozze: alcune vestite di XMPR, altre di Sun, manco fosse la sfilata di Carnevale di Viareggio. Il treno, immortalato in transito a Castagneto Carducci, ha lasciato tutti a bocca aperta – pure i piccioni sulle panchine della stazione.
Il Mii Tiziano “BinarioMatto” Barontini, testimone oculare dell’evento, ha dichiarato: “Oh, io son stato lì fermo mezz’ora per vedé sto treno, e quando è passato… boia dé, m’ha spettinato pure la barba!”
Pare che il video sia stato pubblicato da @trenicreeperotto, nuovo eroe locale, già famoso per aver ripreso una Littorina che sbaglia strada e finisce in mezzo a un campo di girasoli. E c’è chi giura che, in sottofondo, si sentano le urla disperate di un controllore che cerca ancora i biglietti dal 2018.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell’isola:
- Gennaro: “Ma che cazzo! Io pensavo che ‘sta roba dei treni fosse roba da vecchi, invece qui si fa spettacolo, altro che Netflix!”
- Serena: “Vai a fa’ ‘na passeggiata! Ma come si fa ad avere tutte ‘ste carrozze diverse? Gli mancava solo la carrozza-ristorante della Sagra della Trippa!”
- Piero: “Boia dé, mi pareva d’esse’ all’Acquario: tutte ‘ste livree diverse, una meraviglia! Maremma bona, me lo metto tra i preferiti!”
- Claudia: “Irr cane delle berve, ma lo sai che m’è passato davanti e m’ha fatto volare via il cappello nuovo?! È matto come un cappellaio, ‘sto treno!”
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"Apollo Citaredo femboy avvistato a Napoli! Scandalo al Museo Archeologico: il dio della musica lancia la moda genderfluid nell’antica Roma"
Boia dé, questa ve la devo raccontare perché è roba che non si vede nemmeno nei sogni dopo aver mangiato la cacciucco a mezzanotte! Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, proprio in mezzo a tutta ‘sta marmaglia di statue romane, è stato avvistato Apollo Citaredo… ma attenzione, perché non è mica l’Apollo classico tutto muscoli e aria da duro! No, qui s’è presentato in versione femboy, con un’aria che manco i cosplayer al Comicon!
La statua, pezzo della Collezione Farnese, s’è beccata l’attenzione di tutti perché, a detta di molti, “pare più una ragazza che un dio dell’Olimpo, ma deh, è bellina da morì!”. L’Apollo in questione si pavoneggia tutto vestito di porfido rosso, con un seno bello compatto e dei capelli lunghi e setosi che nemmeno mia zia Elsa quando esce dal parrucchiere. Sulla targhetta c’è scritto “figura maschile”, ma qui sull’isola ci s’è già scatenato il dibattito: “Ma che maschile, questo è il trend del millennio!”
Pare che quando la statua fu scoperta, i primi studiosi ci rimasero secchi: erano convinti fosse una divinità femminile, poi s’è scoperto che era Apollo... ma con la chitarrina (la cetra, mi dicono) e in mano un plettro dalla forma sospetta che, vi giuro, fa più chiacchiere del caffè alla sagra del fritto misto.
Insomma, altro che dibattiti su conservatorismo o progressismo: nell’antica Roma erano già avanti, e qui si riscopre che i veri tempi “basati” erano quelli del Colosseo, altro che TikTok!
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Remo: “Maremma maiala, Apollo femboy! E io che pensavo che qui l’unica cosa fluida era l’acqua della fontana…”
- Nunzia: “Ma che cazzo, la prossima volta mi aspetto di trovare Achille che fa la manicure al bar di fronte!”
- Gino: “Boia dé, io a ‘sto punto mi vesto da Venere e vado a chiedere lo sconto studenti!”
- Loretta: “È matto come un cappellaio chi si stupisce! Nell’antica Roma ci si divertiva più che a un rave nel Parco delle Cascine!”
- Sandro: “Irr cane delle berve, ‘un c’è più religione, ma almeno c’è arte!”
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"Fritturanza di zanzamosca: non si può dì ma si può mangià"
Oggi sull’isola è successa una roba che pare uscita da un sogno sudato a luglio: la nostra cara Mii Filippa Sgarrupata, nota per l’inventiva casalinga e la passione per la pulizia ossessiva, ha inaugurato un nuovo trend culinario-giustiziere: la fritturanza di zanzamosca elettrica! La Filippa, armata di racchetta a scarica kilovoltica, ha acchiappato un essere volante non ben identificato – era una zanzara? Una mosca? Boh, forse era tutte e due insieme, tipo quei mostri che si vedono solo dopo un Negroni di troppo.
La Filippa, senza pensarci troppo, ha pigiato il tasto della racchetta e via: sfrigolamento, odore di barbecue di sventura, e un leggero filo di fumo che ha fatto sembrare la sua camera una trattoria per fantasmi. "Maremma maiala che puzza!", ha commentato la Filippa, mentre tentava di scollare il cadavere carbonizzato dalla griglia elettrica – e qui, la vera svolta: la frittura è diventata talmente croccante che la Filippa ha dichiarato, con la bocca mezza storta: "Oh, ma quasi quasi la impiatto e la servo con un po’ di limone".
Gli scienziati dell’isola – tra cui il Professor Ruggero Zinzillone – sono già al lavoro per capire se questa nuova frontiera del fast food potrà entrare nella dieta mediterranea o se dovrà restare, per sempre, uno spuntino segreto tra chi non sopporta le invasioni domestiche. Intanto, la Filippa consiglia: "Se volete una camera profumata, lasciate perde. Però, come esperienza gourmet, un pensierino ce lo farei…"
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Ginetto: "Boia dé, ma questa è roba da matti! Friggere le zanzare? E poi la puzza, la puzza! Minchia, ma che ci si mette il deodorante sopra?"
- Lella: "Maremma bona, io già c’ho paura delle zanzare normali, figurati se me le ritrovo nel piatto! Vai a fa’ 'na passeggiata, va’!"
- Armando: "Irr cane delle berve, ma questa Filippa se la deve fa' vedere da uno bravo! Però oh… se c’ha la ricetta, magari la provo…"
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“Quesitini Referendini: Sull’isola si vota anche per l’elezione del miglior panino col lampredotto”
Oggi, cari bischeri, vi porto ‘na notizia che vi farà girare la testa più di un cacciucco mangiato alle 3 di notte. Sull’isola s’è scatenata la febbre dei “Quesitini Referendini”! Pare che il Mii Gennarino Squartapasseri abbia ricevuto una strana lettera nella cassetta della posta: “Gentile cittadino, l’8 e il 9 giugno dovrai rispondere a 5 domande fondamentali per il futuro dell’isola, tipo: vuoi ridurre i tempi per diventare Mii ufficiale da 10 a 5 anni? Vuoi che i lavoratori abbiano diritto alla siesta pomeridiana con doppia porzione di bomboloni?”
Ma mica finisce qui! Il Dr. Lucio “Cilindro” Balzellini ha proposto pure un quesito extra: “Sei d’accordo che il lampredotto debba essere servito solo con salsa verde, sennò scatta la multa?” Insomma, pare che i nostri avi abbiano combattuto per regalarci il diritto di votare anche su quale tipo di schiacciata sia più croccante.
I Mii sono in subbuglio, c’è chi studia le domande, chi prova a barare copiando dal compito del vicino, e chi invece crede che si voti per scegliere quale meme mettere in copertina sul giornalino dell’isola.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Tonio: “Ma che cazzo, io pensavo si votasse solo per il presidente del calcino, e invece ora m’avete messo in mezzo ‘sti quesiti? Maremma maiala!”
- Nadia: “Vai a fa’ ‘na passeggiata! A me m’importa solo se il bombolone sarà con la crema o senza. E per favore, scrivete le domande in grande che sennò non leggo ‘na sega!”
- Renato: “Boia dé, mi sembrava d’esse’ tornato a scuola, ma almeno qui un c’è la prof che mi butta fuori! Ma la siesta la voglio pure io, eh!”
- Iole: “È matto come un cappellaio chi pensa che la gente venga solo per votare, qui si viene per la schiacciata e basta!”
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