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    Lo scandalo dell'A.S.

    Pianificato Fissato Bloccato Spostato Uncategorized
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    • yaku@puntarella.partyY Questo utente è esterno a questo forum
      yaku@puntarella.party @informapirata@mastodon.uno
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      @informapirata articolo interessante, ma il problema non è di "quest'anno", sono ormai anni che va avanti così. Aggiungiamo che molto spesso dalle adozioni nazionali o dai file forniti dagli istituti, non c'è modo di capire se un adozione è digitale o cartacea, creando confusione e lavoro in più per famiglie e cartolibrerie (parlo per esperienza). Inoltre c'è anche il problema dei libri "consigliati" che sfrutta lo stesso meccanismo di quelli digitali per non sforare il budget. Ma nel 90% dei casi il docente vuole il libro cartaceo, così come lo vuole per la versione digitale. Aggiungi il problema delle continue nuove edizione con libri in cui cambiano poche pagine o quasi nulla. Alcuni editori (ladri) non sanno nemmeno più come intitolare i libri, tra "plus, extra, new, gold o edizione *colore a caso*" no@scuola@poliverso.org

      informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
      • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
        informapirata@mastodon.uno @akacisco@kolektiva.social
        ultima modifica di

        @akaCisco invece è proprio così... I libri scolastici vengono scelti dai docenti che accettano questo regime truffaldino semplicemente perché non ne pagano le conseguenze

        @deepthroat @scuola

        deepthroat@mastodon.unoD 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
        • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
          informapirata@mastodon.uno @yaku@puntarella.party
          ultima modifica di

          @Yaku il problema non è di quest'anno, ma finora era un problema di nicchia: quest'anno invece ha raggiunto percentuali mai viste prima. E questo rende urgente una reazione forte da parte dell'utenza

          yaku@puntarella.partyY 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
          • deepthroat@mastodon.unoD Questo utente è esterno a questo forum
            deepthroat@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno
            ultima modifica di

            @informapirata @akaCisco @scuola aggiungo piccola tip: non è raro ritrovarsi sulla copertina del libro il nome del proprio professore, o comunque di un docente della scuola.

            akacisco@kolektiva.socialA 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
            • yaku@puntarella.partyY Questo utente è esterno a questo forum
              yaku@puntarella.party @informapirata@mastodon.uno
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              @informapirata Non saprei dirti le percentuali, ma è un problema che peggiora di anno in anno e pare che al momento non ci sia nessun interesse a intervenire.
              Non vorrei andare fuori tema, ma sempre per buttare merda sugli editori, aggiungiamo la questione dei guadagni sulla scolastica che va quasi totalmente a loro. I margini per i rivenditori finali sono ridicoli (intorno al 10% sulla scuola primaria e poco più sulla secondaria e superiori). Aggiungi i costi di spedizione e di gestione e se non vai sotto, poco ci manca. Di fatto le attività che fanno questo servizio lo fanno quasi a guadagno zero, e se lo fai è solo per offrire il servizio e guadagnare sul resto, sperando che chi ti ordina i libri si compri almeno un cazzo di astuccio, sempre che non lo prenda su Amazon che costa meno.

              informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
              • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                informapirata@mastodon.uno @yaku@puntarella.party
                ultima modifica di

                @Yaku

                > Non saprei dirti le percentuali

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                (dati.istruzione.it)

                Nel solo Lazio 7.240, potrebbero essere circa 145.000 potenziali acquisti.

                Su oltre 53.000 classi del Lazio, abbiamo quasi 6.000 classi che hanno adottato almeno un libro digitale. Le scuole che hanno adottato almeno un libro digitale sono 677, ma 500 di queste ne hanno adottati una decina.

                yaku@puntarella.partyY 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                • yaku@puntarella.partyY Questo utente è esterno a questo forum
                  yaku@puntarella.party @informapirata@mastodon.uno
                  ultima modifica di

                  @informapirata si grazie, avevo letto. Intendevo le percentuali degli anni passati.

                  1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                  • akacisco@kolektiva.socialA Questo utente è esterno a questo forum
                    akacisco@kolektiva.social @deepthroat@mastodon.uno
                    ultima modifica di

                    @deepthroat @informapirata @scuola secondo me non sapete di cosa state parlando, né di quanto sia il reale potere dei e delle docenti sulle case editrice. Comunque ok va bene così, non ho davvero voglia di parlarne

                    informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                    • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                      informapirata@mastodon.uno @akacisco@kolektiva.social
                      ultima modifica di

                      @akaCisco Mi spiego meglio: i docenti evidentemente non dispongono di leve particolarmente forti contro un mercato oligopolistico come quello degli Editori. Tuttavia Resta il fatto che non hanno neanche alcun interesse a porre in essere meccanismi di resistenza, perché in fondo non ne pagano mai le conseguenze in maniera diretta Ma le conseguenze sono ribaltate su studenti e famiglie

                      @deepthroat @scuola

                      yaku@puntarella.partyY 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                      • gestoredirete@mastodon.unoG Questo utente è esterno a questo forum
                        gestoredirete@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno
                        ultima modifica di

                        @informapirata @scuola
                        Ripetete con me, i libri per l'istruzione di ogni ordine e grado deve pagarli lo Stato.
                        Cartacei o digitali non cambia.

                        ippogrifomimetico@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                        • ippogrifomimetico@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                          ippogrifomimetico@mastodon.uno @gestoredirete@mastodon.uno
                          ultima modifica di

                          @gestoredirete @informapirata @scuola

                          l'istruzione dev'essere gratuita, e anche la cultura in generale non può essere un lusso.

                          informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                          • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                            informapirata@mastodon.uno @ippogrifomimetico@mastodon.uno
                            ultima modifica di

                            @ippogrifomimetico @gestoredirete sono sostanzialmente d'accordo, ma è importante essere realistici: rendere gratuiti i libri scolastici potrebbe non essere una soluzione adeguata, In primo luogo perché quella gratuita non esiste Ma viene sovvenzionata da tutti i contribuenti, In secondo luogo perché ciò che è gratuito viene considerato scadente e non viene mai sottoposto ad adeguati controlli di qualità.

                            Oggi infatti abbiamo un problema sociale più generale:

                            (SEGUE)

                            @scuola

                            informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                            • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                              informapirata@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno
                              ultima modifica di

                              (SEGUE)

                              I servizi sociali offerti gratuitamente o con un prezzo politico vengono sempre considerati un "caval donato" cui non si guarda in bocca. Chi può permetterselo, si prende il caval donato e se ne compra uno buono (libri, ripetizioni, sanità Integrativa, etc) mentre chi non può fare altrimenti si rassegna e si accontenta.

                              (SEGUE)
                              @ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola

                              informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                              • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                                informapirata@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno
                                ultima modifica di

                                (SEGUE)

                                Il risultato è che lo Stato regala soldi ai produttori (editori, insegnanti, fornitori di medicali, operatori sanitari, etc) e nessuno ha la volontà o la forza di organizzarsi per evitarlo.

                                Questo arreca un danno alla collettività, arricchisce i monopolisti e gli oligopolisti e soprattutto devasta Lo Stato Sociale che è costituito principalmente dai due pilastri: istruzione e Sanità

                                (FINE)
                                @ippogrifomimetico @gestoredirete @scuola

                                gestoredirete@mastodon.unoG 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                • gestoredirete@mastodon.unoG Questo utente è esterno a questo forum
                                  gestoredirete@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno
                                  ultima modifica di

                                  @informapirata @ippogrifomimetico @scuola
                                  Non sono d'accordo, qui di tratta di affermare e mettere in pratica un principio ovvero che l'istruzione è un bene pubblico e deve essere a carico della fiscalità generale esattamente per questa ragione qui.
                                  Non mi sembra, parlo per la mia esperienza naturalmente, che il fatto che pago il libro di testo sia garanzia di per sé della qualità della scelta del docente, per dirne una.
                                  Ma ripeto, è soprattutto una questione di principio.

                                  informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                  • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                                    informapirata@mastodon.uno @gestoredirete@mastodon.uno
                                    ultima modifica di

                                    @gestoredirete regalare monnezza a caso devasta Lo Stato Sociale. Anzi, per la precisione, regalare monnezza a caso è esattamente il modo in cui le lobby lavorano per devastare Lo Stato Sociale

                                    @ippogrifomimetico @scuola

                                    yaku@puntarella.partyY 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                    • yaku@puntarella.partyY Questo utente è esterno a questo forum
                                      yaku@puntarella.party @informapirata@mastodon.uno
                                      ultima modifica di

                                      @informapirata Se l'editore cambia il testo quando gli pare senza nessun controllo, il docente non può fare nulla. Ho a che fare con tantissimi docenti di ogni ordine e grado visto il lavoro che faccio e quelli che se ne fregano o non sanno nulla sono pochi, gli altri conoscono lo schifo ma non hanno molte armi con cui opporsi o si sono giustamente rotti i coglioni e poi ci sono quelli eroici che invece provano a fare qualcosa. Che io stimo tantissimo ma i risultati sono poca roba. @akaCisco @deepthroat @scuola

                                      emama@mastodon.unoE 2 Risposte Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                      • yaku@puntarella.partyY Questo utente è esterno a questo forum
                                        yaku@puntarella.party @informapirata@mastodon.uno
                                        ultima modifica di

                                        @informapirata i libri delle elementari le paga il comune (aka stato) ma la qualità è in linea con i testi degli altri gradi di scuola. Non ho le competenze per definire se i testi siano "monnezza" ma a sentire i docenti direi di no. @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola

                                        informapirata@mastodon.unoI 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                        • informapirata@mastodon.unoI Questo utente è esterno a questo forum
                                          informapirata@mastodon.uno @yaku@puntarella.party
                                          ultima modifica di

                                          @Yaku non ho detto questo, ma ho detto che ad oggi il sistema di controllo per evitare che venga propinata monnezza è estremamente fragile

                                          @gestoredirete @ippogrifomimetico @scuola

                                          yaku@puntarella.partyY 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                          • emama@mastodon.unoE Questo utente è esterno a questo forum
                                            emama@mastodon.uno @yaku@puntarella.party
                                            ultima modifica di

                                            @Yaku @informapirata @akaCisco @deepthroat @scuola gli editori non cambiano testo a vanvera e cmq. il docente sceglie quale testo indicare. Io ho continuato ad indicare per quasi 10 anni lo stesso manuale di letteratura perché i nuovi non mi soddisfacevano. Finché non è stato pubblicato uno che ho ritenuto migliore: pulito, chiaro, le immagini non finivano per avere la meglio sul testo, distraendo dai contenuti. Organizzazione ottimale degli autori : intro, bio, opere, stile etc.

                                            yaku@puntarella.partyY 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
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