Vi propongo un articolo su un pezzo di mondo che sta vicino a noi, ma di cui mi interesso sempre troppo poco.
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@GustavinoBevilacqua @carlux ho ascoltato di recente Barbero che parlava del trattato di Uccialli ovvero di come i colonialisti consideravano la politica africana
https://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Uccialli -
ma pure all'università o ti cerchi dei corsi specifici o nulla. Io nella triennale di storia contemporanea l'esame di storia dei processi di decolonizzazione me lo sono dovuto mettere volutamente, era tra i facoltativi. E parlo della blasonata università di Bologna di dieci anni fa, mica della cepu. La tesi l'ho poi fatta sul processo di decolonizzazione della Somalia e l'AFIS e tolti i libri di Del Boca e di un'altro autore il resto della bibliografia era in inglese perchè in italia dell'AOI (e in generale dell'imperialismo italiano) non se ne parla neanche in sede universitaria.
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@marcoboh
Specifico l'acronimo AFIS che è sconosciuto ai più:
AFIS = Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia, ovvero il mandato ONU al governo italiano per l'amministrazione della Somalia in una prospettiva di state building dal '51 al '61. Spoiler: non è finita bene grazie allo scontro tra blocchi che ha maciullato il corno d'Africa e in mezzo c'è stato pure Nasser che provava a convincere i Somali ad essere arabi e a unirsi alla sfera di influenza egiziana -
Se vi guardate "Appunti per un'Orestiade africana"¹ noterete come anche Pasolini, che pur dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto, avesse un pesante bias dovuto ai pregiudizi del passato coloniale.
¹ https://it.wikipedia.org/wiki/Appunti_per_un%27Orestiade_africana
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@GustavinoBevilacqua @lorcon @carlux Pasolini era pur sempre figlio del suo tempo, nonostante tutto
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Credo che forse ci abbia preso di più Daudet quando raccontò di Tartarino che, sbarcando a Algeri in tenuta da safari, si trovò in mezzo a viali alberati, con l'orchestra che suonava valzer e le maestrine che si facevano corteggiare dagli ufficiali ai tavolini del caffè.
Lettura molto consigliata
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D dunpiteog@devianze.city shared this topic
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@marcoboh @GustavinoBevilacqua @lorcon @carlux su molte cose peraltro. La sensibilità era diversa anche su argomenti che lo riguardavano personalmente.
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@GustavinoBevilacqua
Ecco, un altra cosa che avrei voluto leggere ma non l'ho mai fatto!
@lorcon @carlux -
@marcoboh @GustavinoBevilacqua @lorcon @carlux
a questo proposito, ricordo la scena in MAUS in cui il padre, sopravvissuto ai campi di sterminio, manifesta tutto il proprio razzismo contro i neri, lasciando Art completamente di stucco.
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@GustavinoBevilacqua @lorcon @carlux io il francese lo leggo abbastanza facilmente, magari i provenzalismi un po' meno
ma se si trova su gallica ci provo
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Ma d'altra parte le discriminazioni non sono progetti pedagogici. Sempre in tema di newyorkesi e fumetti nelle opere di Eisner, PE sopratutto a Dropsie Avenue, appare bene come il razzismo si stratifichi fra i vari gruppi di migranti. Ma anche senza andare oltre oceano qua a Torino siamo pieni di vecchi che blaterano contro gli immigrati più recenti quando 50 anni fa quelli che ora sono vecchi avevano scritto in faccia "terun, mandarin bastard a cui non affittare, buono solo per faticare alla catena di montaggio"
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E prima ancora i veneti e i valligiani.. Che a loro volta erano ultra razzisti contro i napuli. Poi è arrivato il '69 e piemontesi, veneti e terroni si sono accorti che il problema era il signor Agnelli e, come diceva qualcuno, "alla catena siam tutti uguali"
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@lorcon @oblomov @marcoboh @carlux
Consiglio questo libro, pieno di storie incredibili a proposito (una delle tante letture ascrock durante le mie sorveglianze notturne alla festa):
https://deriveapprodi.com/libro/1969-quando-gli-operai-hanno-rovesciato-il-mondo/
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C'è anche il bellissimo "Lavorare in Fiat" di Marco Revelli, edito da Garzanti, che è zeppo di interviste che ricostruiscono i rapporti di classe in Fiat dal periodo Valletta agli anni '80 e si vede bene l'impatto della massa di operai meridionali