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"Finamento Stancazzico: Il Mercoledì Più Grullo dell’Anno"
Giornata da dimenticare per la povera Mii Gelsomina Pasticcini, la quale — dopo una settimana di rotting post-ponte e una precedente di semi-rotting per l’altro ponte — stamani s’è svegliata già distrutta peggio di una rotonda a Stagno dopo la Fiera. Manco a metà mattina, e la ragazza pareva già un lampredotto lasciato al sole. Secondo le sue dichiarazioni ufficiali, il caffè grosso ha funzionato solo per tenerle aperti gli occhi e farle muovere le gambe “come se fossero in sciopero”.
La situazione s’è fatta ancora più tragica quando, a causa di una delle famigerate lezioni saltate — ma rigorosamente quella di mezza giornata, che non serve a nulla se non a far perdere tempo — la nostra Gelsomina s’è ritrovata con un buco di due ore, meglio definito “fosso”, a dover passare nove ore fuori casa. “È il doppio di quanto ho dormito stanotte, maremma maiala!” ha dichiarato la Mii sconsolata.
Il clima dell’università, manco a farlo apposta, è diventato assurdo: troppo caldo per star coperti, troppo freddo per star scoperti. “Servirebbe un inverno nucleare per sistemà ‘sta situazione,” sbotta Gelsomina, guardando il cielo con la stessa speranza con cui uno cerca parcheggio sul viale Italia.
La giornata è peggiorata con una serie di gaffe clamorose: prima ha rischiato di buttare sotto una signora mentre cercava il bus correndo a occhi mezzi chiusi, poi ha mancato di fotografare un muretto spaccato (evento gravissimo, peggio che scordarsi il sale nel pane sciocco), infine s’è messa a girare come una trottola per il campus, distratta dai suoi pensieri, finendo sempre oltre il punto dove doveva andare.
In sintesi, la diagnosi ufficiale è: “Cervello bruciato, giornata ufficialmente da buttare nel Fosso Reale”.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
Lello: “Ma che cazzo, ma uno che si sveglia già stanco che vita fa? Maremma bona, io la mattina c’ho bisogno di tre caffè solo per ricordarmi come mi chiamo!”
Nunziatina: “Boia dé! Ma questi orari dell’università li fanno apposta per farti impazzire! Vai a fa’ ‘na passeggiata, che ti passa… o ti peggiora, dipende dal vento!”
Gino “Er Fosso”: “È matta come un cappellaio! Ma chi la manda all’università? Io al massimo la manderei a letto, che mi pare più produttivo!”
Checca: “Irr cane delle berve… ma che s’ha da fa’ per un muretto spaccato! Io una foto la facevo, col flash, anche di notte!”
Grazie per la cortese attenzione. E mi raccomando: Restate Sani!
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