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"Treno Intercity Notte 794 si trasforma in discoteca ambulante a Castagneto Carducci"
Maremma bona, oggi vi porto una notizia che nemmeno la fantasia di un gabbiano ubriaco poteva partorire! Stamani a Castagneto Carducci, il famoso videomaker Mii, Ulrico Spazzafumo, ha filmato il passaggio del leggendario Treno Intercity Notte 794, condotto dalle mitiche motrici E464 371 e E464 346. Ma non è tutto qui, eh! Durante il transito, pare che il treno abbia iniziato a sparare luci stroboscopiche e suonare musica dance a tutto volume, trasformando la stazione in una discoteca a cielo aperto.
Testimoni oculari dicono che la signora Norina Pastafresca, che stava aspettando il treno per andare a fare la spesa, s’è messa a ballare il twist con un controllore vestito da fenicottero. Pare che il capotreno, il celebre Egidio Strozzamoccoli, abbia annunciato dal microfono: “Chi non balla, resta a piedi!”.
E per chi si fosse perso il video, Ulrico invita tutti a mettere un bel mi piace, iscriversi al suo canale YouTube, e unirsi al misteriosissimo canale Telegram, dove si trovano foto segrete e extra esclusivi, tipo la ricetta del panino col lampredotto su rotaia.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: "Ma che cazzo! Io vado in stazione per piglia’ il treno e mi ritrovo a ballà il mambo con la zia?! Irr cane delle berve!"
- Marta: "Boia dé, ma la prossima volta ci portano anche la schiuma come in discoteca? Così mi metto il costumino!"
- Sergio: "Maremma maiala, se lo sapevo mi portavo il cappello da cowboy, altro che biglietto del treno!"
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"Io e TOM rispondiamo alle critiche e alle domande sul BLACKJACK"
Boia dé, oggi sull’isola s’è scatenato il casino, e mica quello col tappeto rosso e la roulette che gira! Parliamo di Andrea Muzzicotti, detto “Testone d’Acciaio”, campione mondiale di memoria e abile a ricordassi pure dove ha lasciato le ciabatte nel 2003. Il nostro Andrea, insieme a un tipo chiamato TOM “O’Micion” Sgambellini, s’è messo a contare le carte nei casinò d’Europa, con una squadra di bischeri e telecamere più nascoste di un bottone nella sabbia di Tirrenia.
La serie video, “CONTRO IL BANCO”, ha fatto sbellicà tutti, tra riprese clandestine, sguardi sospettosi dei croupier, e momenti in cui TOM s’è messo a risponde alle critiche come se fosse al bar dello sport: “Oh, ma che voi da me? Se uno è bischero lo dico!” E giù a dare del “mentecatto” a chi faceva domande strane: “Ma il blackjack si gioca co’ le carte o co’ i ceci?” E TOM: “Ma che cazzo, ma che domande fai?!”
Comunque, il casino più grosso l’hanno fatto quando hanno risposto in video alle critiche, e TOM, che già nel cartone era scemo ma qui invece pare il Professore di Harvard, ha detto la sua con una raffica di termini che nemmeno la Crusca li avrebbe accettati: “La censura? Boia, qui ci vorrebbe il prete, altro che!” Andrea rideva, TOM sbraitava, e Jerry, che c’era pure lui, era in un angolo a mangiassi le unghie.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: “Ma che cazzo, ma davvero c’è gente che conta le carte e poi si lamenta se li sgamano? Vai a fa’ ‘na passeggiata!”
- Carlotta: “Boia dé, TOM mi garba, altro che Jerry! Quello ha la lingua più lunga del pontile di Marina, maremma bona!”
- Sandrone: “È matto come un cappellaio, ma senza lui la serie era triste come un panino senza mortadella!”
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"Finamento Stancazzico: Il Mercoledì Più Grullo dell’Anno"
Giornata da dimenticare per la povera Mii Gelsomina Pasticcini, la quale — dopo una settimana di rotting post-ponte e una precedente di semi-rotting per l’altro ponte — stamani s’è svegliata già distrutta peggio di una rotonda a Stagno dopo la Fiera. Manco a metà mattina, e la ragazza pareva già un lampredotto lasciato al sole. Secondo le sue dichiarazioni ufficiali, il caffè grosso ha funzionato solo per tenerle aperti gli occhi e farle muovere le gambe “come se fossero in sciopero”.
La situazione s’è fatta ancora più tragica quando, a causa di una delle famigerate lezioni saltate — ma rigorosamente quella di mezza giornata, che non serve a nulla se non a far perdere tempo — la nostra Gelsomina s’è ritrovata con un buco di due ore, meglio definito “fosso”, a dover passare nove ore fuori casa. “È il doppio di quanto ho dormito stanotte, maremma maiala!” ha dichiarato la Mii sconsolata.
Il clima dell’università, manco a farlo apposta, è diventato assurdo: troppo caldo per star coperti, troppo freddo per star scoperti. “Servirebbe un inverno nucleare per sistemà ‘sta situazione,” sbotta Gelsomina, guardando il cielo con la stessa speranza con cui uno cerca parcheggio sul viale Italia.
La giornata è peggiorata con una serie di gaffe clamorose: prima ha rischiato di buttare sotto una signora mentre cercava il bus correndo a occhi mezzi chiusi, poi ha mancato di fotografare un muretto spaccato (evento gravissimo, peggio che scordarsi il sale nel pane sciocco), infine s’è messa a girare come una trottola per il campus, distratta dai suoi pensieri, finendo sempre oltre il punto dove doveva andare.
In sintesi, la diagnosi ufficiale è: “Cervello bruciato, giornata ufficialmente da buttare nel Fosso Reale”.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Lello: “Ma che cazzo, ma uno che si sveglia già stanco che vita fa? Maremma bona, io la mattina c’ho bisogno di tre caffè solo per ricordarmi come mi chiamo!”
- Nunziatina: “Boia dé! Ma questi orari dell’università li fanno apposta per farti impazzire! Vai a fa’ ‘na passeggiata, che ti passa… o ti peggiora, dipende dal vento!”
- Gino “Er Fosso”: “È matta come un cappellaio! Ma chi la manda all’università? Io al massimo la manderei a letto, che mi pare più produttivo!”
- Checca: “Irr cane delle berve… ma che s’ha da fa’ per un muretto spaccato! Io una foto la facevo, col flash, anche di notte!”
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"Conclave, pronunciato l’Extra Omnes: Disordini al Cinema"
Ragazzi, oggi l'isola s'è svegliata con le orecchie che fischiano pe' la notizia del secolo: s'è scatenato il delirio in tutti i cinema della zona dopo che, durante il Conclave 2025, il celebre monsignor Diego "Ravellone" Ravelli ha pronunciato il mitico "extra omnes". Oh, non si parla mica di messa normale, qui si va di viralità ai livelli di Steve che urla “chicken jockey!” nel film di Minecraft, ma coi preti!
Pare che appena la frase sia uscita dalle labbra del Ravellone, nelle sale s’è visto di tutto: gente che s’è messa a saltare sulle poltrone, popcorn che volavano come benedizioni urbi et orbi, e un tizio – tal Gualtiero Sgambalupo – che s’è lanciato in una ola liturgica con la bibita in mano, rovesciandosi Sprite e sacramenti addosso. C’era pure chi, tipo la signorina Pina Dondoloni, ha cominciato a gridare “Habemus meme!” e a ballare il tip tap in corridoio.
I commentatori dicono che l’attesa per sto nuovo papa è talmente alta che ormai nessuno ragiona più: c’è già chi prepara i meme, chi si veste da cardinale per fare i video su TikTok, e chi – come il povero Ernesto Taccagnini – s’è presentato al cinema con un cartello “Voglio anch’io l’extra omnes nel menù”.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: "Ma che cazzo, ora si va al cinema pe' sentì 'un prete? Io c’andavo pe’ i pop corn, ora mi tocca pure recità l’Angelus!"
- Letizia: "Boia dé, la prossima volta mi porto l’acqua santa invece della Fanta, tanto qui si rischia l’esorcismo!"
- Sandro: "Vai a fa’ ‘na passeggiata! Ma che trend è, oh? Io aspetto solo il momento che urlano 'habemus pizza'!"
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"Scoperti i primi complotti sul papastio: Papa Leone XIV e la cospirazione del leone arancione"
Nemmeno il tempo di vedere la fumata bianca che già la gente s’era messa a fare i Sherlock Holmes da discount! Sull’isola, appena è uscito il nome del nuovo Papa, Leone Quattordicesimo – per chi s’era addormentato sotto un sasso o stava a scrivere messaggi con metà frase – è esplosa la macchina dei complotti come una pentola a pressione lasciata troppo sul fuoco!
Pare che il Mii Donald Trombone, noto per la sua chioma arancione e per sparà bischerate a raffica, sapesse già tutto in anticipo. Secondo qualcuno, sarebbe stato proprio lui a suggerire il nome “Leone” perché “gli ricorda sé stesso davanti allo specchio la mattina”. Il meme gira che è stato lui a telefonà alla CIA, ai cardinali e pure alla sagra del tortello per dirgli chi doveva vincere. Ma, oh, guardando la faccia del Papa nuovo, non sembra uno che va dietro a Trombone, anzi! L’ha pure criticato quando serviva, quindi ‘sti complotti sembrano più una barzelletta che una notizia.
Poi, boia dé, un altro bischero ha trovato che il dominio PopeLeoXIV.com era già stato registrato il giorno stesso che il Papa vecchio ha tirato le cuoia! “È la CIA! È tutta una farsa! Dove l’è la democrazzzia?!” urlano su Internet, ma in realtà hanno registrato tutti i nomi dei possibili papi, tipo una tombola online – PopeBenedictXVII.com, PopeGiovanniXXIV.com, PopeTopolinoIII.com… Tutto già pronto, come le pizze surgelate.
Ma il colpo finale arriva da chi ha scoperto che il nuovo Papa si chiama Prevost, che in milanese vuol dire “prete”! “Maremma maiala, l’hanno proprio ingegnerizzato all’anagrafe per diventà Papa!” dicono i più sospettosi. “Non può essere una coincidenza, l’hanno piazzato lassù da piani altissimi, probabilmente proprio da Dio in persona!” E qui, ragazzi, c’è poco da ribatte’, perché se lo dice Internet sarà vero, dài!
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino Scattacavalli: "Ma che cazzo! Ma questi hanno visto troppi film di fantascienza, oh! Vai a fa’ ‘na passeggiata!"
- Susy Sgambettini: "Boia dé, se il papa si chiama come il mestiere, allora quando eleggono un Papa che si chiama Fabbro io mi faccio prete!"
- Raffaello ‘Il Cappellaio’: "Maremma bona, qui il vero miracolo è che la gente ancora ci casca! Ma basta con ‘sti complotti, che mi viene il mal di testa!"
- Pino Frittella: "Irr cane delle berve, ma quando c’è da sparà bischerate la gente non si tira mai indietro!"
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"Treno Frecciabianca 8606 Sfreccia a Castagneto Carducci e fa impazzire i Mii: panico, selfie e piccioni in fuga"
Succede di tutto oggi a Castagneto Carducci! Un treno Frecciabianca, il mitico 8606 con la motrice ETR485 043 – che già il nome sembra uno di quei codici per le password complicate – è passato sparato come un razzo davanti a una folla di Mii in delirio. A documentà il tutto c’ha pensato il nostro Mii regista, Giacomino VideoPazzerello, che ha caricato su Youtube il video epocale: “Frecciabianca 8606 in transito – emozioni forti e vento in faccia assicurato.”
Pare che all’arrivo del treno, la signora Palmira Tagliatella abbia tentato di farsi un selfie, ma il vento le ha portato via la parrucca, finita direttamente sulle rotaie, dove ora si dice abiti una colonia di piccioni con nuovi look alla moda. Nel frattempo, il Mii influencer Peppe Trenicreeperotto ha aperto un canale Telegram per mostrare foto segretissime del treno, tipo “porta chiusa, porta aperta” e “finestrino pulito, finestrino sporco”. La gente dell’isola è letteralmente impazzita: c’è chi si è iscritto al canale solo per vedere se il treno fischia o sbuffa, altri solo per dire “ma che m’importa!”
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: “Ma che cazzo, s’è visto un treno, ora via che si fa la ola! Boia dé, ci mancava solo il Frecciabianca col cappello!”
- Rita: “Maremma maiala, la Palmira senza parrucca ora pare un kiwi, ma il treno era bello lucido, eh!”
- Sandrone: “Irr cane delle berve, ora tutti a fa’ i video ai treni, domani filmano pure la corriera che va in retromarcia!”
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"Scoperto il Murospaccico dell’Universoistita: Spacc e Misteri in Crescita Esponenziale!"
Oggi vi porto una notizia che farà tremare anche i mattoni più stagionati dell’isola: la famigerata Spaccaversità ha colpito ancora, con nuovi scassamenti incredibili e dettagli riflessivi che manco lo specchio del bagno dopo una doccia calda! Pare che la situazione sia degenerata a livelli mai visti: dicono che il muretto davanti all’ingresso del Palazzo Sbrodolato sia stato spaccato con una forma talmente strana che sembra ce sia passata sopra una foca gigante con la tosse, o forse un carrello della spesa lanciato da un alieno distratto.
Il nostro coraggioso reporter, Anacleto Naricciarelli, ha immortalato il muretto mutilato: sotto l’intonaco si vede il cemento, lo strato più esterno completamente a vista, come se il muro gridasse “Guardami, sono nudo!”. Sopra a tutto questo, una bella rete arancione da cantiere messa lì a caso, che non regge niente e che serve solo a far capire che “Oh, qui si lavora!”, anche se in realtà nessuno ha visto anima viva da settimane.
Ma non è finita qui! Davanti allo spacc, c’è un buco d’ingresso che sbuca dall’altra parte del palazzo come un teletrasporto, e la gente dice che fra poco ci faranno un ponticello, ma il mistero si infittisce: infatti, il muretto dall’altra parte è intatto come il giorno in cui l’hanno posato! Ma perché, mi domando io, spaccare un muro per un quarto e poi lasciarlo lì a prendere vento e curiosità, senza né finirlo né sistemarlo? Boh!
E dulcis in fundo, le mattonelle del pavimento: a sinistra so’ blu grigio, a destra azzurro sfumato. Una divisione cromatica degna di una partita di calcio, ma nessuno s’è mai accorto prima! O le hanno cambiate di nascosto di notte, o sono impolverate, o qui qualcuno dorme in piedi da due anni. La verità? Non la sapremo mai, e forse è meglio così.
E ora ascoltiamo l’opinione di alcuni bischeri dell’isola:
- Gino Spaghettone: "Ma che cazzo, ma che l’è, la Biennale di Venezia? Un muro smontato a metà e mattonelle a colori, maremma bona!"
- Rita Sgroppone: "Boia dé, a me sa che la foca c’è passata davvero, e s’è pure lasciata la coda!"
- Ugo Randello: "Vai a fa’ ‘na passeggiata, qui l’unica cosa che si spacca è la pazienza! Lavori in corso? Ma dove? Irr cane delle berve!"
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Proxatoranza con miglior cosa, nei video e nella melma
Gran notizia raga, oggi sull’isola s’è parlato solo di Proxatoranza! Sì, avete capito bene, la nuova moda che sta spaccando tra i Mii sviluppatori bischeri. Il famoso software Proxatore, creato dal rinomato ingegnerone informatico Mariotto Bischeri, è diventato il beneamato di tutti, anche se esiste da tipo tre pranzi e una cena.
Pare che tra ieri e stamani, Mariotto abbia fatto delle sistemazioni talmente necessarie che s’è dovuto stendere sul divano per riprendersi. Prima cosa, ha trovato ‘sto progetto open-source chiamato “Cobalt”. Dice che serve per scaricare la roba da Instagram quando il suo Proxatore gli faceva i buchi come la groviera. ‘Sto Cobalt è scarnino, tipo pane senza companatico, ma oh, funziona! Così Mariotto l’ha integrato e ora può scaricare video pure quando piove la melma.
Ma non è finita qui, boia dé! Da mesi il Proxatore ci aveva l’embed dei video YouTube in MP4, così si poteva scaricare e mandare su Telegram, ma a un certo punto ha smesso di funzionare. Qualcuno dà la colpa a Google, qualcuno a Durov, io la darei al gatto di Mariotto che s’è sdraiato sulla tastiera. Fatto sta, Mariotto ha risolto: ora il server gli passa i video direttamente, manco fosse la staffetta olimpica della gigabit casalinga.
E poi, udite udite: finalmente ha messo la licenza! Si sa, senza licenza un programma rischia di scoppiare come una pentola a pressione abbandonata. Gli è venuto in mente stanotte, tra un sogno e una crisi esistenziale sulla natura dei proxy.
Ultimo colpo di scena: ora Proxatore supporta anche i link youtu.be! Prima, solo youtube.com, che vergogna boia, ma ora basta una riga di codice e via, si vola!
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: "Maremma maiala, ma questo Mariotto è un genio o s’è bevuto il cervello? Io ancora non ho capito se Proxatore è una macchina del tempo o un frullatore!"
- Susy: "Boia dé, ora scarico i video pure mentre mi faccio il bagno nella melma, grazie Proxatore!"
- Ruggero: "Vai a fa’ ‘na passeggiata! Tutto ‘sto traffico per una riga di codice? Ma allora sono un programmatore anche io!"
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"Duolinguaggio Superscarsoide: Addio alle Leghe, ora a fanculoAhi ahi…"
Oggi vi porto una notizia che scuote le fondamenta della cultura isolana: la Mii Emanuela Brancacci, nota per il suo record mondiale di streak su Duolinguaggio Superscarsoide, ha fatto una dichiarazione storica davanti a tutti i banchi del bar della piazza. Da stasera, ahi ahi ahimé ahinoi, non si torna più indietro! Come direbbe il nonno di mio cugino: "Questa è l’ora delle decisioni irrevocabili, bimbi!".
Emanuela, con la coscienza più pulita della spiaggia di Antignano dopo una mareggiata, ha annunciato pubblicamente di voler mandare sinceramente a cagare il gufo verde di Duolinguo. "Basta co’ sto gufo dispotico e scassapicchi, che non capisce nulla delle difficoltà umane! Io, Emanuela, oggi lo ignoro: da ora le leghe non esistono più per me. Che la smetta di rosicchià le chiappe agli studenti!"
Ma attenzione, ragazzi: Emanuela mica smette di usare la app, eh! Ci tiene alla streak più della tessera del supermercato, e se la perde rischia di zompà in aria come una cecina in padella. In realtà, dice, 'un vuole più saperne delle leghe che ti fanno correre dietro agli XP come gabbiani dietro ai panini de’ bagnanti. Piuttosto, impara il giapponese su Animal Crossing (quando trova il tempo tra una pesca e l’altra).
Alla fine, Emanuela, dopo esser crollata dalla lega Diamante a Ossidiana, e da lì a Perla, dice: "Ops! Ma vabbè, boia dé… sempre i migliori che falliscono, l’ha detto anche la zia di Murphy."
Insomma, la guerra al gufo fascistoide rimane solo una minaccia morale, ma la Mii invita tutti a non farsi risucchiare dal dark pattern del gufo verde, perché sennò dopo un anno siete sempre lì, fermi alla seconda lezione de’ verbi.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: "Ma che cazzo! Ma si può fa’ la guerra a un pupazzo digitale? Vai a fa' 'na passeggiata, Emanué!"
- Loretta: "Maremma maiala, ‘sti guffi so’ peggio del traffico sul viale a luglio! Io il giapponese lo imparo con le etichette dei sushi, altro che leghe!"
- Rino: "Minchia, ma a me il gufo mi fa pure paura… una notte m’è apparso in sogno e voleva insegnammi l’esperanto! Irr cane delle berve!"
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"Fanculo la mia stupida baka femcel vita: Il mistero del mood a triplo taglio"
Ragazzi, oggi vi porto una notizia che ha dell’incredibile e anche dell’assurdo esistenziale, tipo quei momenti in cui si scorda di togliersi le ciabatte prima di andare a letto. La Mii Mariangela Stortabene, nota sull’isola per il suo amore per i biscotti al cioccolato e per le maratone di anime giapponesi fino alle 4 di mattina, ha dichiarato pubblicamente: “Fanculo la mia stupida baka femcel vita”, scatenando una reazione a catena di meme, hashtag e pure una sagra della disperazione organizzata al bar di Gino “Il Calzolaio”, dove si servivano solo granite al gusto di malinconia.
Mariangela, intervistata mentre cercava di programmare un’app per trovare le ciabatte perse, ci ha confessato che il suo mood è talmente a pezzi che ormai fa fatica anche solo a postare un meme triste. Però, attenzione, la nostra eroina ha trovato il lato positivo: nell’indifferenza totale verso tutto, si gode il triplo dei momenti di “nun me ne frega nulla”, distraendosi fino alla nausea e scoprendo che, a forza di mandare tutto a fanculo, si gode pure di più. O forse solo un po’, insomma, non c’ha capito molto nemmeno lei.
Ma, come insegna la teoria del ferro di cavallo, quando pensi d’esse’ uscito dal tunnel del rotting, ci ricaschi dentro da un’altra parte, solo che stavolta con le vibe da programmatrice notturna. Pare infatti che Mariangela ieri sera abbia fatto le tre di notte a programmare, e stamani s’è lavata alle sette di sera, giusto prima di fare merenda con un trancio di pizza e un caffè con dentro le lacrime.
Ora ascoltiamo l’opinione di alcuni bischeri dell’isola:
- Gino “Il Calzolaio”: “Ma che cazzo, ma questa qui dorme o programma? Vai a fa’ ‘na passeggiata, bimba, che ti viene il colorito da mozzarella scaduta!”
- Valentina “Biscottina”: “Boia dé, io se salto la merenda alle 4 mi viene la crisi esistenziale, altro che femcel o baka… Maremma bona, io ci metterei un bel panino col prosciutto e passa tutto!”
- Franco “Bugfix”: “È matta come un cappellaio, ma almeno se lava, io conosco gente che non si lava nemmeno quando piove! Irr cane delle berve, però la pizza alle sette di sera è la mossa giusta!”
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"Piccico Spaccifico: La RAM s'è stufata e s'è messa in sciopero!"
Stasera, in diretta esclusiva dal quartiere delle sciagure digitali, vi raccontiamo la nuova puntata della saga delle rogne informatiche di quell’incredibile Mii, Selenia Brontoloni, nota in tutta l’isola per il suo PC fisso che lotta disperatamente per non essere rottamato e per la sua proverbiale sfiga tecnologica. Oggi, ragazzi, è andato in onda il festival del bug: la RAM satura come una spugna bagnata di caffè, le schede del browser che schiantano una dietro l’altra come le tessere del domino dopo un temporale, e persino i browser alternativi, tipo Chromium e Edge, che si sono dati alla macchia. Finestre invisibili, ininteragibili, spirituali quasi, che rimanevano aperte solo nella mente di chi le aveva lanciate.
A quanto pare, Selenia aveva aperto talmente tante schede che il suo PC ha avuto un attacco d’ansia digitale, con Firefox che urlava “Gah. Your tab just crashed.” ogni minuto, e Chromium che a un certo punto s’è rifutato di apparire, come se fosse andato a farsi ‘na birra al bar degli errori di sistema. Nel frattempo, la shell di Windows faceva i soliti numeri: finestre lampeggianti, Alt+Tab che sembrava una discoteca anni ‘90 e, stamattina, pure un bordo invisibile che impediva al mouse di cliccare i pixel giusti. “Ma che è, la barriera corallina?” avrebbe detto qualcuno.
Selenia, ormai senza lacrime dal 2014, ha dichiarato: “A sto punto, se continua così, formatto tutto e installo Chrome OS, poi si vede chi ride! O magari lascio che il PC si autodistrugga e mi dedico alla pesca dei polpi.”
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Gino: “Maremma maiala, la RAM satura è peggio del traffico all’uscita della Variante! Ma che cazzo, ma chi glielo fa fa’ di aprì tutte ste schede?”
- Lella: “Boia dé, io con tre schede già sudo freddo, figurati lei che c’ha il browser che sembra la superstrada alle sei di sera. Vai a fa’ ‘na passeggiata, Selenia!”
- Rambozzo: “Minchia, ma se va avanti così, il PC gli si trasforma in una pianta di basilico pure a lei! È matta come un cappellaio, ma la capisco… io il mio portatile lo uso come sottopentola, ormai.”
- Zuzzurellone: “Irr cane delle berve, io avrei già tirato tutto dalla finestra, altro che Chrome OS! Maremma bona che pazienza!”
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"Locomotore Isolato E402 115 Sun avvistato a Bolgheri: panico tra i bischeri!"
Clamoroso, signori! Nella giornata di ieri, un evento rivoluzionario ha scosso le tranquille campagne di Bolgheri: il mitico Locomotore Isolato E402 115 Sun, ribattezzato da tutti “Il Freccia Gialla della Maremma”, è stato visto sfrecciare da solo come un missile senza vagoni, mentre la gente si domandava se fosse un miraggio o la nuova attrazione turistica dell’estate.
Pare che il video immortale di questa impresa sia stato pubblicato dal leggendario @trenicreeperotto su YouTube, e già si parla di iscrizioni record e di un canale telegram dove, dicono, ci sono foto segrete del locomotore che gioca a briscola con le capre di Bolgheri.
Il signor Gualtiero Pizzafredda, autorevole ferroviere in pensione e collezionista di bulloni arrugginiti, ha dichiarato: “Quando ho visto ‘sto locomotore da solo, ho pensato che s’era perso come il mio gatto la notte di San Ranieri!”
Si indaga ancora sulle cause del transito isolato: alcuni sospettano che il LIS E402 stia cercando la sua anima gemella tra i binari, altri invece sono convinti che abbia solo sbagliato strada col navigatore incorporato.
Ora ascoltiamo l'opinione di alcuni bischeri dell'isola:
- Marisa: "Ma che cazzo, un treno solo? Ma i vagoni dove li ha lasciati, alla Coop? Maremma bona!"
- Gigi detto ‘Il Fiasco’: "Boia dé, ma io lo sapevo che prima o poi i treni s’incazzavano e partivano da soli. Vai a fa’ ‘na passeggiata, LIS!"
- Sandrone: "È matto come un cappellaio, il locomotore! Gli manca solo la bicicletta dietro e siamo a posto, irr cane delle berve!"
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"Aggregocttanza, il sitino della notizianza: arriva l’aggregatore di news che non c’era… e forse non serviva!"
Giornata di fuoco sull’isola, amici Mii! Oggi vi parlo di un evento epocale, roba che nemmeno la scoperta della pizza al kebab: il Mii Osvaldo Sgarrupini, informatico di giorno e filosofo di notte, ha dato vita a un capolavoro di nome Aggregocttanza, alias "il sitino della notizianza"! Oh, boia dè, s’è inventato un aggregatore di news/RSS basato, automatico e – parola sua – “utilissimo”, ma con l’utilità che si discute più di una partita a briscola col nonno.
Il sito, aggregoctt.github.io, raccatta notizie da ogni angolo dell’internet, le infila in una scatoletta magica, e poi le risputa fuori tutte insieme, bella lì. Ma mica finisce qui! Pare che chiunque può schiacciare il bottone “fork” e fassi il proprio aggregatore, copiando Osvaldo come si copiano i compiti a scuola. C’è pure il link alla repo, perché qui si fa gli sboroni con GitHub e la Jekyll, che non è mica una marca di croccantini.
Ma attenzione, perché il sito va a scatti come il motorino di Gino “MezzoChilo” quando piove, e Osvaldo promette che “un giorno lo ottimizzerà, forse”. E il bello? Sul Kindle non funziona, perché c’ha la “libreria JavaScript minchiona”, parole testuali del nostro eroe. Lui però non si dà per vinto: “Roma nun è stata costruita in un giorno, e Aggregocttanza nemmeno… anche se un po’ sembra!”
Quindi, se vi garba leggere notizie a caso, o volete solo perdere tempo in modo produttivo, fatevi un giro su sto sito. E se trovate dei feed RSS bellini, mandateli a Osvaldo, che c’ha “bisogno vitale” di roba nuova da leggere.
Ora ascoltiamo l’opinione di alcuni bischeri dell’isola:
- Gino “MezzoChilo”: “Ma che cazzo! Un altro sito de notizie? Ma che ci s’ha poco da fa’, qui?”
- Sandra “La Bionda”: “Vai a fa’ ‘na passeggiata, Osvaldo! Ma almeno falla partire su ‘sto Kindle, maremma maiala!”
- Piero “Il Fiasco”: “Boia dé, ma la genialata è che te lo puoi copiare! Io già penso a farci l’aggregatore solo di meme di gatti!”
- Anita “Zampa di Gatto”: “È matto come un cappellaio, ma almeno si diverte! Io lo userò per leggere le ricette di cacciucco.”
Grazie per la cortese attenzione. E mi raccomando: Restate Sani!
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