Qualcuno conosce lo IARI (istituto analisi relazioni internazionali)?
-
Qualcuno conosce lo IARI (istituto analisi relazioni internazionali)?
Affidabile o fuffa geopolitichese? -
G gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic on
-
@Yaku ho dato un’occhiata al sito, il fatto che abbia banner pubblicitari e che non ti faccia vedere praticamente nessuna pagina (nemmeno una banale sezione “chi siamo”) se non accetti di guardare della pubblicità, mi fa mal pensare.
Li ho cercati su LinkedIn, il presidente fa anche il “newsletter editor” freelance, su substack che te lo dico a fa’.
Ovviamente seguiti da diversə colleghə, giusto per ricordarmi perché io non mi sento a mio agio a lavoro
Voto fuffa, e mi terrei a debita distanza -
D dunpiteog@devianze.city shared this topic on
-
@Ann_in_a con uBlock non ho nessuna pubblicità, ma a parte questo, l'insieme di terminologia geopolitichese mezza inventata, la mancanza di informazioni e l'assoluto nulla che ho trovato in rete a riguardo, già mi avevano insospettito.
Per non parlare del modulo da compilare per "partecipare" al progetto.
Ma dai, sul serio?
"Vuoi essere un geopolitiko? Skrivici!1!" -
@Yaku@puntarella.party io conosco personalmente alcune delle persone al suo interno, sono socia e ci ho scritto ogni tanto. Dipende da cosa cerchi, nel senso è geopolitica classica quindi non troverai troppo attivismo, ma sono persone molto serie e precise, fanno anche un lavoro di istruzione che altri enti venderebbero caro
-
qui è dove vi annoio ricicciando cosa penso della #geopolitica
-
@battiato38 Senza nessun tipo di offesa, ho trovato il tutto un po' inconsistente, a partire dal sito che offre pochissime informazioni generali, alla terminologia satura di paroloni tecnico/forestieri che spesso non vogliono dire nulla o sono parole in codice per altri del settore.
Ho letto un articolo che era un pippone stratosferico con termini incomprensibili solo per dire che: hey, Russia e Cina stanno espandendo i loro rapporti.
Cosa che leggi praticamente ovunque, pure sulla pessima stampa mainstream italiana.
Poi aggiungo pure la mia personale tara (aka pregiudizio) che quando leggo "geopolitica" il mio cervello accosta immediatamente con "fuffa".
Chiedo scusa se la mia critica è troppo aspra.
My opinion. -
@Yaku@puntarella.party be mica hai detto che io scrivo male, per quello ti basta leggere la mia newsletter eheh


comunque!
Sì, allora, tl;dr: è complicato, nel senso:
Sono d'accordo che ci vorrebbe un po' più di cura dell'ui/ux perché è un po' poco intuitiva. Sulla terminologia calcola che l'impostazione lessicale, quando ci insegnano come scrivere analisi, è "addett ai lavori" o in generale persone che già masticano gli argomenti, per cui effettivamente ha un tono volutamente non divulgativo. Poi, come per gran parte delle realtà editoriali, dipende dalla firma in sé, la linea del sito rileva fino ad un certo punto. Ed è anche la discriminante tra chi ne sa scrivere e chi no ovviamente.
Poi, la geopolitica in generale è una disciplina delicata proprio perché è passata dall'essere bistrattata all'essere terribilmente inflazionata, per cui è un po' il contrario: è la stampa generalista ad essere salita sul carro, e così diventa anche più difficile trovare le sfumature o distinguere il materiale di qualità.
Però onestamente sono tutte critiche comprensibili e a dire la verità anche un po' condivisibili! Quindi non ti preoccupare! -
@battiato38
Che bello trovare qualcuno in grado di accettare le critiche anche se molto forti. Ti sei guadagnatə la mia curiosità sulla tua newsletter, hai un link? -
@Yaku arrivo a gamba tesa e in ritardo. Conosco personalmente una collaboratrice dello IARI. Non è roba accademica, e quel poco che ho letto mi pare fuffa sinceramente.
-
@neurob grazie, lo pensavo pure io.
-
Ma nooo… certificati dall'Università di Seborga!
https://seborgatimes.blogspot.com/2006/06/fake-degrees-fraudulent-schemes-scams.html