Pure nei luoghi più insospettabili, vale a dire teoricamente intellettuali e progressisti, a volte escono articoli veramente superficiali su argomenti pesanti come macigni.
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Pure nei luoghi più insospettabili, vale a dire teoricamente intellettuali e progressisti, a volte escono articoli veramente superficiali su argomenti pesanti come macigni.
Mi ha colpito un breve articolo nella sezione Tecnologia di Internazionale sulla "ondata di panico sull’intelligenza artificiale", riguardante i suicidi che potrebbero essere stati influenzati da un abuso della stessa.
Metà dell'articolo è dedicato al paragonare il recente reflusso a base di diffidenza verso l'ai alla paura di D&D negli anni '80, l'altra metà a dire che è tutta colpa dei genitori, degli insegnanti, e della societah tutta.
In mezzo sciorina una supposta deontologia professionale che evidentemente non gli ha impedito di dare una lettura molto polarizzata del fenomeno.Ora, sono d'accordo che si tratta di situazioni di fragilità, e che assegnare tutta la colpa in una direzione è fuorviante, ma penso anche che ignorare il pervasivo chatbot che dà ragione in modo credibile a qualsiasi viaggio pindalico gli venga proposto sia ugualmente superficiale, e ignori la meccanica in cui persone già predisposte vengono definitivamente attivate da ambienti dove trovano un eco alle proprie teorie.
(Sì, si applica anche anche altri ambienti virtuali.) -
Dare tutta la colpa a genitori, insegnanti e la società non è un buon modo di ragionare in termini pratici sul problema, che penso sarebbe meglio affrontato scomponendolo nei suoi elementi fondativi.
Non linkerò l'articolo, è una mia regola cercare di non diffondere spazzatura, basti dire che banalmente clikkando sul nome del giornalista escono una quantità di articoli ai-entusiasti pubblicati sulla stessa testata a suo nome.
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@NicholasLaney
la divulgazione sulla cosiddetta IA è demoralizzante (in Italia in particolare ma non solo - ma in Italia 3 demoralizzante il giornalismo tutto, tranne poche isolate eccezioni). -
Y yaku@puntarella.party shared this topic
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@kappazeta @NicholasLaney io vedo i chatbot dei social che rinforzano le bolle naziste degli utenti, mah, lo vedo come un gravissimo problema politico. Poi di base l'AI riguarda principalmente la ricerca militare, come internet del resto.
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G gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic