Possiamo tranquillamente unire i puntini e collegare la difesa istituzionale del torturatore libico riportato in patria con volo di Stato e il DDL del governo che punirebbe come reato aggiuntivo ogni protesta anche pacifica dentro un CPR.
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Possiamo tranquillamente unire i puntini e collegare la difesa istituzionale del torturatore libico riportato in patria con volo di Stato e il DDL del governo che punirebbe come reato aggiuntivo ogni protesta anche pacifica dentro un CPR. Lo Stato italiano tortura e appalta torture ai suoi zelanti collaboratori e sgherri in Tunisia e Libia, espressione degli apparati di Stato alleati. Tutto questo è fatto alla luce del sole, ormai è inutile fare finta di non vedere. Una protesta di massa dovrebbe partire dai CPR, ma sembra non interessi più a nessuno...anni fa si facevano cortei contro le nuove aperture (si chiamavano CIE e CPT) ma oggi solo in poche ostinate persone danno solidarietà ai reclusə nei lager. Eppure, da lì si dovrebbe ripartire per contestare i torturatori di Stato.
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