Sentivo un amico esaurito da un qualche scambio di natura politica su Instagram, al che come al solito sono tornato a cantare la solita canzone:
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Sentivo un amico esaurito da un qualche scambio di natura politica su Instagram, al che come al solito sono tornato a cantare la solita canzone:
"Spiegami chi te lo fa fare"
Lui:
"È un mezzo per cambiare le cose, per informare..."
Io:
"Ora, dimmi esattamente cosa stai cambiando. La tua cerchia la pensa come te, si autoalimenta di cose che già pensa e, quando incontra la bolla opposta, ci si scontra. E partono i blocchi dopo scleri triti e ritriti"
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Lui "Sì però bisogna tenere il punto e combattere la giusta battaglia"
Io "E ok, ma in questo modo chi la sta vincendo? Dove vanno i numeri più o meno in ogni angolo del globo? O a destra o all'astensione. Quanti flame ti sei sussato in questi anni e quanto hanno spostato effettivamente qualcosa?"
Lui "Ma gli spazi vanno occupati"
Io "Va bene, ma sei sicuro che Instagram sia una priorità rispetto a fabbrica X nella tua città? Come vota chi lavora lì?"
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Tralascio un attimo discorsi di malaffare che interessano anche l'area sinistra locale (giri di soldi, raccomandazioni, roba clientelare) che per forza di cose danno frecce all'arco di una destra evidentemente peggiore.
Nulla mi toglie dalla testa che conta più un'iniziativa "vecchia maniera" nel proprio comune che ore di deliri tra account sparsi, più o meno pilotati e che in linea di massima se la cantano e se la sonano rilanciandosi i soliti articoli a vicenda
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@xabacadabra sono pienamente d'accordo, ma già lo sai.
Più che partire dal web - specialmente perché sul web COMUNQUE ci si crea una bolla che risuona bene con i propri interessi - bisogna partire dalla vita reale. -
@xabacadabra per me il punto si tiene più per chi è solə e può beccare messaggi positivi e di solidarietà, per chi (come me) in certe comunità è alle prime armi e può trovare una porta che conduca ad altri spazi, insomma in maniera costruttiva, a me il flame faceva schifo già nei forum figurati.
(Ironicamente, mentre scrivo questo c'è Queerbox Veneto che sta mollando ig e ripiegando sul solo telegram)
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@battiato38 sì, in quel caso è certamente diverso, anche se temo potenzialmente pericoloso, o almeno: se si è in un gruppo aperto al mondo è una cosa, diversa storia se c'è un ambiente tutto sommato "privato" e dedicato a certe cose (gruppo, telegram ecc.)
ecco: una cosa è cercare supporto e far qualcosa per stare meglio, altra avere ambizioni da "cambiamo l'Italia / l'Europa / il Mondo" quando manco puoi fare qualcosa contro i nazisti del tuo comune
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@xabacadabra uhm allora, sono d'accordo che dobbiamo partire dal piccolo, perché di base non vorremmo proporre un altro centro grativazionale ma discuterne il concetto stesso. Sicuramente va fatta chiarezza nel linguaggio che usiamo e nelle intenzioni, per chi non ha una rotta precisa il vento sarà sempre a sfavore.
Poi, telegram è un social ormai, i canali sono anzi più ordinati e immediati di una pagina ig per una odv quindi per quanto mi riguarda...