Oggi visita alla miniera della Bagnada, miniera che ha estratto talco dal 1936 al 1987 dando lavoro in una zona impervia dell' entroterra alpino.
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Oggi visita alla miniera della Bagnada, miniera che ha estratto talco dal 1936 al 1987 dando lavoro in una zona impervia dell' entroterra alpino. Un percorso affascinante tra lavoro e storia
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Fino agli anni '50 il lavoro era fatto senza ausili meccanici.
Si scavavano i fori in tre, due martellavano e il terzo girava il piolo di ferro che bucava la montagna. Così per tutto il giorno, poi a sera in quei fori ci infilavano la dinamite, accendevano le micce e via: boom!
Durante la notte polveri e detriti si posavano e la mattina dopo si portavano fuori, rigorosamente su carrelli a spinta, e si ricominciava a martellare.
Il tutto per avanzare di un metro e mezzo alla volta, ogni esplosione un metro e mezzo. Io oggi ci ho camminato dentro 2 ore e non ho visto tutte le gallerie.
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Lo scontro di classe si traduceva nei centimetri di miccia che si cui il padrone lesinava, costringendo il fuochino - il minatore che le accendeva - a correre per arrivare fuori.
Un lavoro senza sicurezza: senza caschi, senza guanti e illuminati dalle "centilene" - le lampade a carburo con cui si accendevano le micce.
Eppure in mezzo secolo di attività, nonostante crolli e infortuni, non c'è mai stato un morto
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Durante l'occupazione tedesca il lavoro di miniera ha sancito la pace sociale della valle: i minatori abbandonarono i filoni di talco in favore del quarzo, necessario alle componenti elettriche dell'industria bellica, ottenendo un trattamento di favore ed evitando l'impiego bellico per gli uomini della valle
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Oggi il talco, in prevalenza quello grigio, viene ancora estratto in zona ma non solo.
In provincia di Sondrio arriva la materia prima da Francia, Brasile, Africa per essere lavorata in stabilimenti chimici locali: il talco grigio è fondamentale per i polimeri di plastica dura, tipo i cruscotti delle auto (e non solo)
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Mo' la smetto, promesso.
Ultima cosa: la vita sotto la roccia, dalle grotte nella preistoria, è una delle costanti della nostra specie.
Le cavità terrestri mantengono costanti la temperatura e, a fronte di un elevata umidità, hanno sempre rappresentato un riparo climatico: dalle intemperie, dal freddo, dal caldo.
Ma le miniere sono anche i prodromi della follia estrattiva che ci contraddistingue, fin dal mondo antico i minerali sono stati uno dei campi più avanzati di predazione naturale.
Là sotto qualcosa ci parla, con un eco che arriva da lontano e ci dice qualcosa di noi oggi
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@pool
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