Vorrei fare un gioco con voi oggi, uno di quelli che faccio fare alle superiori quando vado a parlare di violenza di genere.
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Vorrei fare un gioco con voi oggi, uno di quelli che faccio fare alle superiori quando vado a parlare di violenza di genere. Provate a prendere un foglio, dividerlo in due colonne e scrivere tutti gli insulti che vi vengono in mente. Quelli per una persona di genere maschile su una colonna, femminile sull'altra. Non state troppo ad inventare, scrivete quelli che avete sentito usare, quelli che vi hanno fatto più male o quelli che usereste per ferire una persona.
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D dunpiteog@devianze.city shared this topic
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Il risultato un po' sarà come questo, a distanza di qualche generazione e con qualche variazione di lessico, ma le cose non cambiano mai. La donna viene attaccata in base alla sua disponibilità e attrattiva sessuale, l'uomo per quanto si distacca dallo stereotipo di maschio alpha.
Vi allego tre fogli d'esempio medi, chiaro che sono pieni di parolacce brutte e dolorose.
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G gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic
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Le parole sono la parte più comune della violenza di genere. Appiattire e degradare il genere femminile sempre e comunque, esaltare un modello maschile irraggiungibile e se non lo raggiungi vieni abbassato al femminile come se questo avesse meno valore.
Ragionare sulle parole ci porta a parlare di privilegio, di possibilità oltre allo stereotipo, di creare relazioni, anche di amicizia, in cui la cura è la base.
Le persone adolescenti ci arrivano, almeno nella teoria. Ma quello che mi dicono [3/4 -
alla fine del lavoro è "questo gioco potrebbe essere utile anche alle persone adulte".
Avete presente la piramide della violenza, no? Alla base ci sta anche questo. Scardinare questo lessico scardina un sistema che dà valore e poche possibilità al maschile, degradazione e inferiorità al femminile.Bon, non so più dove andare a parare col discorso. Venerdì sera a Ranica (BG) proiezione di How To Have Sex e probabilmente ne parlerò in modo più ampio. Intanto buona lotta [4/4]
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@haruka infatti è tipo la seconda cosa che diciamo. Non hanno nessuna parola di insulto per l'omosessualità femminile, lesbica è una parola neutra e non lo sapevano nemmeno. Invece per l'uomo ne hanno seimilioni. A me fa spaccare questa cosa.
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@capetaun non mi stupisce. Peraltro molti insulti agli uomini sono comunque rivolti alle donne (madri, mogli o figlie) il che è assai indicativo.
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@capetaun è anche interessante chiedere (a un pubblico adulto) "Elenca le prime 5 caratteristiche che noti in una donna", senza altre specificazioni. E successivamente chiedere "Elenca le prime 5 caratteristiche che vorresti fossero notate in tua figlia". E poi confrontare le colonne

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Questa è un capolavoro di bastardaggine… se la meritano

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@GustavinoBevilacqua in modo bonario, ma è proprio il termine che spesso usano per definirmi quando scoprono "la destinazione" dell'esercizio
@capetaun -
@capetaun vedo ben due "golem" e pure "emo" e "schiava", ("schivista" magari lo useranno da grandi) e "indigena" è proprio un controsenso, e non capisco, valgono solo al femminile?Nel gioco, sono esclusi gli insulti che vanno bene per qualsiasi genere? Comunque prendo atto con tristezza che sono rimasto indietro, ogni giorno una nuova conferma.
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@capetaun mi è venuto in mente che in italiano la litote "figa" (e figo) è un complimento mentre per gli anglofoni "cunt" è un insulto pesantissimo, roba che se lo dici in tv è uno scandalo, tipo da noi le bestemmie. non che sappia attribuire qualche significato, a questa cosa.