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    Ho UN vinile in condizioni eccellenti (nuovo), dark side of the moon.

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    • lysander@fedi.vituperio.euL Questo utente è esterno a questo forum
      lysander@fedi.vituperio.eu
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      Ho UN vinile in condizioni eccellenti (nuovo), dark side of the moon. (ci sarebbe anche taylor swift ma nzomma).

      L'ho ascoltato diverse volte nel giradischi e devo dire che mi piace un sacco come sound.

      Ora però mi è saltato il grillo, ho riesumato un raspi 3 con un'uscita spdif (così da non perdere qualità e usare il dac dell'amplificatore) e patapim e patapam ci ho piazzato su mopidy, collegato all'ampli, e recuperato dark side of the moon in flac.

      E ora la domanda è: quanto un raspi da qualche decina di euro si sentirà meglio di un giradischi da più di cento?
      O saranno uguali?
      O si sentirà davvero meglio il vinile come in tanti dicono?

      Non son se sono pronto per acquisire tale conoscenza

      gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG oblomov@sociale.networkO marcoboh@devianze.cityM valhalla@social.gl-como.itV 4 Risposte Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
      • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic on
      • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG Questo utente è esterno a questo forum
        gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org @lysander@fedi.vituperio.eu
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        @lysander

        La mia opinione che farà incazzare un sacco di gente?

        La differenza sarà indistinguibile al 90% delle persone, però il giradischi fa più fico (tipo SUV).

        Fai un esperimento: fai partire un pezzo da raspi e chiedi a una persona lì di ascoltarlo.
        Poi metti sul piatto un vinile, fai partire lo stesso pezzo *da raspi* ma col vinile che gira per cazzi suoi.
        E la persona ti dirà: "eh, certo, col vinile è tutta un'altra cosa, la differenza si sente!!!"

        lysander@fedi.vituperio.euL 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
        • lysander@fedi.vituperio.euL Questo utente è esterno a questo forum
          lysander@fedi.vituperio.eu @gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org
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          @GustavinoBevilacqua@mastodon.cisti.org

          Concordo!

          Sospetto che il fascino del vinile sia in larghissima parte indipendente dalla reale qualità (che poi, cosa intendiamo con qualità?) del suono. Un po' come gli hipster che usano il caffè in grani.
          C'è differenza? Boh, forse sì, se si fa un sacco di attenzione, ma alla fine è effetto placebo

          matz@y.cubalibre.socialM gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG 2 Risposte Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
          • matz@y.cubalibre.socialM Questo utente è esterno a questo forum
            matz@y.cubalibre.social @lysander@fedi.vituperio.eu
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            @lysander @GustavinoBevilacqua in realtà c'è un tipo di pastosità del suono e di calore che si perde nella digitalizzazione, più volte sperimentato ascoltando lo stesso pezzo da vinile e da cd in momenti vicini.
            lysander@fedi.vituperio.euL gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG morloi@livellosegreto.itM 3 Risposte Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
            • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG Questo utente è esterno a questo forum
              gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org @lysander@fedi.vituperio.eu
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              @lysander

              IMHO la differenza più grande è fatta dalle casse.

              Se ci metti delle JBL o delle B&O il risultato dovrebbe essere diverso dalle Kakami Okatsu da 9,99 la coppia compreso il subvufer.

              1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
              • lysander@fedi.vituperio.euL Questo utente è esterno a questo forum
                lysander@fedi.vituperio.eu @matz@y.cubalibre.social
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                @matz@y.cubalibre.social @GustavinoBevilacqua@mastodon.cisti.org
                Interessante!

                L'hai percepito ascoltando con casse diciamo "da comuni mortali", cioè non bestioni da diecimila euri o cuffie calibrate da tre monaci tibetani con foglie d'oro e pinzette?

                Sfortunatamente i vicini non hanno gusto e non approvano venir svegliati da Speak to Me, ma quando non rischio la denuncia ascolto e ci faccio caso

                matz@y.cubalibre.socialM 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                • oblomov@sociale.networkO Questo utente è esterno a questo forum
                  oblomov@sociale.network @lysander@fedi.vituperio.eu
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                  @lysander dipende moltissimo dal master da cui è stato preso il FLAC. Se è vittima della loudness war si sentirà la differenza

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                  Loudness war - Wikipedia

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                  (en.wikipedia.org)

                  lysander@fedi.vituperio.euL 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                  • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG Questo utente è esterno a questo forum
                    gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org @matz@y.cubalibre.social
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                    @matz @lysander

                    Chiaramente, come sanno tutte le persone che hanno studiato la trasformata di Laplace, la digitalizzazione "sega" le curve di frequenza (e lo stesso per i colori nelle immagini), trasformandole in gradinate tipo Corazzata Kotiomky.

                    Tutto dipende da quanto sono ravvicinati i gradini.

                    oblomov@sociale.networkO 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                    • matz@y.cubalibre.socialM Questo utente è esterno a questo forum
                      matz@y.cubalibre.social @lysander@fedi.vituperio.eu
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                      @lysander @GustavinoBevilacqua sì, con casse medie (comunque decenti)
                      diegor@social.gl-como.itD 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                      • lysander@fedi.vituperio.euL Questo utente è esterno a questo forum
                        lysander@fedi.vituperio.eu @oblomov@sociale.network
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                        @oblomov@sociale.network
                        Giusta osservazione, e infatti ho recuperato sia il flac del remaster 2023, che quello del '73.
                        Almeno, secondo chi li ha condivisi, poi vai a capire da dove davvero provengono i bit

                        1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                        • oblomov@sociale.networkO Questo utente è esterno a questo forum
                          oblomov@sociale.network @gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org
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                          @GustavinoBevilacqua @matz @lysander

                          il campionamento per i CD è a 44.1 kHz, che permette di ricostruire senza aliasing (legge di Nyquist) tutte le onde con frequenza fino 22.05 kHz. Tenendo conto che l'orecchio umano percepisce solo le frequenze tra i 20 Hz ed i 20 kHz, con il picco di sensibilità tra i 2kHz ed i 5kHz, le uniche differenze percepibili sono:

                          1. quelle legate alla *meccanica* della riproduzione (es. sfregamento della testina)
                          2. quelle del master di partenza.

                          matz@y.cubalibre.socialM 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                          • marcoboh@devianze.cityM Questo utente è esterno a questo forum
                            marcoboh@devianze.city @lysander@fedi.vituperio.eu
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                            @lysander @matz ma poi quello che va tenuto in conto è la capacità dell'ascoltatore di percepire i dettagli del suono: credo che un musicista come matz sia in grado di sentire differenze che chi non è allenato all'ascolto nemmeno si immagina

                            1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                            • matz@y.cubalibre.socialM Questo utente è esterno a questo forum
                              matz@y.cubalibre.social @oblomov@sociale.network
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                              @oblomov @GustavinoBevilacqua @lysander sì, ma non è solo questione di frequenza percepita, ma anche di capacità di riprodurre timbro e armonici.
                              gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                              • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG Questo utente è esterno a questo forum
                                gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org @matz@y.cubalibre.social
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                                @matz @lysander @oblomov

                                Anche, ma (e forse dico una cazzata) gli strumenti dal vivo emettono anche frequenze subsoniche, che magari non vengono registrate, però ti fanno vibrare le budella…

                                ciccillo@jazztodon.comC 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                • ciccillo@jazztodon.comC Questo utente è esterno a questo forum
                                  ciccillo@jazztodon.com @gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org
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                                  @GustavinoBevilacqua @matz @lysander @oblomov

                                  è molto importante il punto 2 dell'intervento di Oblomov, diverso è ascoltare un vinile registrato in analogico o ascoltare un vinile registrato in digitale.
                                  il secondo, nella mia modesta esperienza, suona falso e artificiale mentre su cd è la stessa cosa ma senza sfasatura percettiva.
                                  quando invece ascolti Coltrane e Johnny Hartman registrati nella stessa stanza da Rudy Van Gelder, senza tracce separate etc, da vinile risulta come se ce li avessi che ti suonano in casa, da cd sono freddi.
                                  comunque ha anche ragione gustavino, è tutta psicoacustica, io per esempio parlo di percezioni senza usare mai le cuffie ma ascoltare in cuffia o con gli auricolari è già tutta un'altra cosa

                                  oblomov@sociale.networkO 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                                  • oblomov@sociale.networkO Questo utente è esterno a questo forum
                                    oblomov@sociale.network @ciccillo@jazztodon.com
                                    ultima modifica di

                                    @ciccillo @GustavinoBevilacqua @matz @lysander

                                    timbri e armoniche sono “semplicemente” —in realtà per niente semplicemente— (combinazioni di) frequenze “aggiuntive” alla principale. Se vengono captate dal sistema di registrazione, e codificate correttamente, digitale vs analogico non fa differenza, ed è anzi piú facile riprodurle fedelmente in digitale che in analogico. Il sistema di acquisizione e quello di riproduzione hanno quindi piú importanza del “trasporto”.

                                    oblomov@sociale.networkO 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                    • oblomov@sociale.networkO Questo utente è esterno a questo forum
                                      oblomov@sociale.network @oblomov@sociale.network
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                                      @ciccillo @GustavinoBevilacqua @matz @lysander

                                      Per la musica dal vivo vs quella registrata (in qualunque modo) il discorso è diverso perché per l'appunto lì intervengono altri fattori (abbondantemente al di fuori della soglia auditiva) che i sistemi di registrazione *e* quelli di riproduzione semplicemente non sono fatti per catturare e riprodurre.

                                      ciccillo@jazztodon.comC 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                                      • ciccillo@jazztodon.comC Questo utente è esterno a questo forum
                                        ciccillo@jazztodon.com @oblomov@sociale.network
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                                        @oblomov @GustavinoBevilacqua @matz @lysander il giorno in cui ascoltai il primo cd, lo feci in compagnia del mio maestro in conservatorio al quale, insieme ai miei compagni, regalammo uno dei primi lettori con un cd della Sagra della Primavera.
                                        lui che quel brano alla scala l’aveva suonato decine di volte, diretto da Bernstein Boulez etc disse che col cd si riuscivano a sentire parti interne della partitura orchestrale che in teatro o in sala da concerto era impossibile percepire.
                                        a me comunque non importa granché, sono sempre esperienze di ascolto non solo soggettive ma pure molto diverse a seconda di tutto ciò che abbiamo detto ma resta che il calore e la vicinanza dipendono molto dalla presa di suono originale e dal luogo di registrazione, poi è diverso anche il modo di produzione, un conto è jazz e classica suonate più o meno dal vivo ma le produzioni pop sono tutte a tracce separate e con editing importante

                                        1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                                        • diegor@social.gl-como.itD Questo utente è esterno a questo forum
                                          diegor@social.gl-como.it @matz@y.cubalibre.social
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                                          @GustavinoBevilacqua @matz @lysander Il test va fatto senza sapere quale si sta ascoltando. Altrimenti c'è il rischio di essere suggestionati.
                                          gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                                          • valhalla@social.gl-como.itV Questo utente è esterno a questo forum
                                            valhalla@social.gl-como.it @lysander@fedi.vituperio.eu
                                            ultima modifica di

                                            @lysander rispetto alla musica originale, in confronto al digitale qualità CD, il vinile si sente dimmerda

                                            ma tutti i dischi composti negli anni in cui la musica si ascoltava da vinile sono stati pensati per sentirsi dimmerda, e quindi la cosa è parte integrale e fondamentale dell'opera

                                            akiran_n@onlyfranz.comA 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
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