Ho trovato!
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Ho trovato! Usare l'energia nucleare come leva per l'indipendenza della #Sardegna.
Non potrà essere più impattante della centrale a carbone di Ottana o di Porto Torres. Abbiamo ancora treni a gasolio.
Con una grande quantità di energia prodotta ad un prezzo basso per gli utenti, possiamo permetterci di elettrificare perfino l'affanculo.
Dismettere le centrali a carbone; abbattere il prezzo per l'utenza; elettrificare i trasporti pubblici; ricattare l'Italia.
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Battute a parte, non credo di avere pregiudizi sull' #energianucleare.
Sono arrivato al punto in cui non me ne frega più niente. In #Sardegna abbiamo protestato per avere autosufficienza energetica, ma è quasi completamente con combustibile fossile.
Ci siamo spesi per la #transizioneverde, per poi bocciare dal basso i piani di costruzione degli impianti eolici che avrebbero fornito energia da vendere fuori. E prima il no-GALSI. L'isola intanto funziona ancora quasi interamente a carbone.
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Il #GALSI era balordo: un enorme tubo sospeso per aria che avrebbe tagliato in due la #Sardegna con un'area di sicurezza di 20m per lato.
Le pale eoliche stavano per essere piantate su siti archeologici. Inoltre si sono fatte le pulci perfino allo smaltimento delle pale, che sarebbero fatte di una resina particolare difficile da riciclare.
Il fotovoltaico è stato piazzato stupidamente su campi fertili invece che su tetti e ferrovie.
Intanto l'isola va a carbone, treni e pullman a gasolio.
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La Germania si è trovata inculata perché basava la propria produttività sull'energia estratta dal GNL russo.
È bastato un conflitto in Russia e la Germania si è trovata coinvolta soprattutto per ciò che riguarda i consumi. Hanno riscoperto il carbone. Atomkraft? Nein, danke!Città energivore, come ad esempio #Ludwigshafen, non hanno molta cura nel fare la raccolta differenziata, perché le serve gettare di tutto dentro il termovalorizzatore: la BASF è l'impianto chimico più grande d'Europa.
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@cafeindy abbiamo la tecnologia per rendere le case autonome, il problema è che consumiamo troppo. Ci basterebbe ridurre i consumi, il nucleare non ci serve. -
@francesco detto così, apri la porta al progetto della decrescita felice, col quale non sono d'accordo. Ma non vorrei condurre l'argomentazione su questo piano inclinato.
Ci basterebbe ridurre i consumi. Tanti non sono disposti a farlo: allora cosa facciamo? Io stesso non sono disposto, anche perché sotto la mia soglia attualmente c'è solo la caverna, eppure ho una bolletta mensile di 122€ con energia ricavata da GNL russo, carbone tedesco e mondezza del Palatinato.
Servono piani migliori.
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@cafeindy perché non saresti d'accordo alla decrescita felice? Noi viviamo inabissati da apparecchiature elettroniche (un po') futili che ci basterebbe spegnere per vivere un po' meglio, con conseguente risparmio energetico. Es, la lavastoviglie, puoi acquistare un rubinetto a pressione e una spazzola a batterie per sostituirla, ma la società non lo concepisce.
Il capitalismo ne soffrirebbe, lo stesso che ti dice che il nucleare è energia a basso costo trascurando i costi di manutenzione e la gestione delle scorie. Ma noi italiani dimentichiamo che stiamo pagando ancora per le nostre centrali "spente" ormai da tempo, e per la quale ancora non abbiamo un piano per la gestione dei barilotti (anche perché non ci sono soldi per farlo). -
@francesco non sono d'accordo perché nel mito della decrescita felice è insito un insegnamento indirizzato anche a quelle persone che hanno sofferto la scarsità.
In altre parole, si chiede di fare delle rinunce a chi l'accesso ai consumi l'ha conosciuto a mala pena. Chi ha l'acqua per poche ore al giorno; chi non ha riscaldamento; chi il fine settimana esce solo con 20€ in tasca; chi non ha mezzo di trasporto personale; chi non ha la banda larga; chi vive in catapecchia.
Che invito sarebbe?
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@francesco se ci dobbiamo mettere nell'ottica della redistribuzione delle ricchezze, dobbiamo tenere conto che complessivamente potrebbero anche aumentare i consumi generali.
E questi aumenti di consumi devono essere sostenibili (ma prima ancora devono essere sostenuti), così come il problema della sostenibilità già ce lo stiamo ponendo in questo sistema in cui è lecito accentrare le risorse e le ricchezze privatamente.
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@cafeindy ok, però tu stai parlando del ritorno al neolitico non alla decrescita felice. Abbiamo TV a 8K senza riuscire nemmeno a goderci a pieno le 4K, avevamo le bici ecologiche e a costo zero e ci hanno piazzato motori e batterie, quest'anno ho cambiato lavatrice e consuma più della vecchia. Prima collezionavamo DVD ora usiamo servizi streaming che divorano quantità indefinite di energia. Prima acquistavi il cellulare e lo usavi, ora hai la pellicola, la cover, il powerbank, lo smartwatch per non perderti nessuna notifica.
Tutte queste "novità" non ci servono realmente. Ok, qualcuna lasciamola passare ma sei sicuro ti serva proprio tutto tutto? Io non credo sia giusto mettersi a giocare con l'uranio solo per poter avere il clima a 18° d'estate e a 30° d'inverno. Purtroppo, la verità è che consumiamo troppo per cose che potremmo fare a meno.