Alcune cose su cui ho ragionato questo fine settimana:
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Alcune cose su cui ho ragionato questo fine settimana:
- ci sono MIGLIAIA di persone sparse per l'Italia appassionate di Final Fantasy (serie di videogiochi che ha dato il suo meglio tra gli anni '90 e primi del 2000), quindi qualcosa di nicchia, ma estremamente nutrita;
- i numeri di Lucca e altre fiere sparse in giro per lo stivale sono impressionanti;
ecco: tutta questa gente virtualmente parlando non mi pare sentire troppo il bisogno di una "casa" (sì, c'entra anche il sondaggio forum)
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i gruppi FB sopravvivono, quelli di Telegram e Whatsapp crescono (mettiamoci anche i canali), Instagram resta il principale biglietto da visita
il fediverso, al netto delle sue osticità di fondo e al sacrosanto discorso "se non ci sono i miei amici, che ci vado a fare?" credo sia proprio lontano da certe realtà perché le stesse sono sempre state lontane da Twitter, e qui la massa è giunta principalmente su Mastodon proprio da Twitter a seguito dei casotti Muskiani
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in effetti, dovessi fare un raffronto alle persone che conosco nel mondo reale, penso che solo uno sparuto 5% abbia utilizzato attivamente twitter (quindi non "ho un account per lurking e basta"), mentre immagino che da queste parti la percentuale sia bella alta
ora stavo ragionando sul mondo "nerd" ma direi valga per tantissime altre realtà, con il solito discorso:
quanto il web sociale è davvero incisivo e influente, e quanto una bolla che, pur grossa, alla fine non rappresenta granché?
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@xabacadabra non è detto. Hanno rifiutato una casa "FF"? In un mondo di incertezze una è sicura 100%, le persone sanno solo cosa NON vogliono e solo quando esiste e possono rifiutarla.
Considererei anche questi numeri:
3,09 miliardi di videogiocatori nel 2024
Umani online attualmente 5 miliardiChe poi parlino d'altro perché non hanno l'occasione di farlo, è una questione diversa, però più della metà di chi sta online videogioca. Capisco cosa intendi, ma c'è da ragionarci ancora un po' su
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@xabacadabra
Penso che per sfondare davvero nel mainstream il fediverso debba proporre qualcosa di NUOVO, non semplicemente la copia carbone dei social commerciali, ma più etici.
Se offri alle masse un'esperienza di utilizzo ragionevolmente intuitiva e dei nuovi e originali modi di interazione sociale allora hai una possibilità.
Ci vuole più creatività. Qualcosa che entusiasmi, di radicalmente diverso. -
@xabacadabra secondo me hai ragione riguardo il valore, ma trovo elementi in contrasto
Provo un esempio sciocco, vediamo se funziona:
80% degli esseri umani amano fare sesso
Solo il 30% ama parlarne
Forum sul sesso, fallimentari?O la versione edulcorata
Tanti appassionati di pluriball l'imballaggio da scoppiettare. Ci sono club online dedicati al pluriball? No! Funzionerebbero?Forse le persone non amano riunirsi intorno a una chiacchiera teorica su robe che porterebbe via tempo per farle?
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@Archimed3 secondo me sai che invece l'amore per la chiacchera è vivo e vegeto? Ok, magari per il sesso no in rapporto al gusto di farlo (o almeno credo
) ma sulle nerdate mi pare proprio di sì...solo che si parla di gruppetti "privati" molto simili che però si parlano solo tra loro, il classico gruppo telegram / WhatsApp di una decina di persone che poi magari fa cosplay / va alle fiere / si trova al cinema per certi film eccetera
Forse è anche la dimensione ideale eh!
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@nomadank questa è una verità assoluta: credo che tutti i post della serie "ecco che bello, mica come quei social brutti e cattivi!" alla lunga portino all'effetto contrario, anche se sono comprensibili
In qualche caso qualche mio contatto IG mi ha proprio detto
"senti, io non ho mai usato Twitter, spiegami perché dovrei venire in un social simile a Twitter dove la gente non fa altro che ribadire che schifo fa Twitter?"
È una semplificazione ovviamente, ma all'esterno può arrivare
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Questo post è eliminato! -
@xabacadabra e incontrare una manciata di gente che spesso e volentieri cercava quasi subito una occasione per vedersi. Da lì sono arrivati gli abbonamenti gratuiti a internet e la presenza online è centuplicata, c'è stata la voglia di creare piazze di discussione più grosse e ricercabili da tutti (i forum, i blog, i primi social grezzoni).
Poi è arrivata la fruizione "scontata" dell'internet, con gli smartphone che piano piano hanno rosicchiato il territorio dei PC e il modo di usare -
@xabacadabra internet e gli spazi è radicalmente cambiato, ricorderemo tutti, almeno quelli che hanno fatto un account Facebook per curiosità, il momento in cui gli stati del profilo hanno preso il sopravvento sui contenuti. Da lì è stata una ricorda bulimica a creare piazze in cui non più dialogare ma monologare e strillare più forte di altri (e via di monetizzazione, algoritmi e fregnacce simili) e incidentalmente incontrarsi con altri.
Le community di appassionati si sono richiuse -
@xabacadabra (Discord) attorno a perni di contenuti spesso molto specifici (content creator o progetti). Grossa parte delle vecchie community dei forum si è spezzettata per affinità in gruppetti più piccoli (Telegram, WhatsApp, messaggistica istantanea erede dei vari ICQ e msn) fatti però principalmente oramai non più da appassionati di una determinata cosa ma da gruppetti di amici nati proprio grazie a Internet (e questo credo che sia l'unico aspetto positivo di sta storia).
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@xabacadabra Alcuni angoli del Fediverso mi paiono poggiarsi ideologicamente a metà fra IRC/ml/gruppi di discussione/forum (piazze raggiungibili e rese visibili dagli appassionati) ma su base software moderna (microblogging e meno inclinazione alla creazione di contenuti statici/impegnativi come possano essere thread su un forum). Scusa il pippone, mi hai beccato davanti al caffè prima di iniziare la giornata
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@Zel ma scusa di che, grazie anzi! Io sono arrivato un pelo dopo e il mondo IRC l'ho vissuto meno, ma direi che per il resto mi ritrovo paro paro nel tuo resoconto che credo includa una discreta massa (e carrara?):
"il momento in cui gli stati del profilo hanno preso il sopravvento sui contenuti."
ecco, questo in particolare lo vedo pure io come il passaggio epocale che ha cambiato tutto (assieme al web di massa, per l'appunto)