Diario di bordo – installazione del modulo WiFi sul Flipper Zero 

Stamattina mi sono svegliato con una missione chiara: dare il WiFi al mio Flipper Zero.
Semplice, no? Scarichi due file, lanci un comando e via.
E invece… benvenuti nell’episodio intitolato: "Quando i bit decidono di farti impazzire".
Capitolo 1 – Il campo minato dei file .bin
Mi tuffo su GitHub con l’energia del guerriero.
Trovo le release, clicco sui file e… puff! Alcuni ci sono, altri no.
Link che puntano a 404 come se piovesse, file "boot_app0.bin" che sembrano fantasmi, partition.bin
che appare e scompare.
Praticamente una caccia al tesoro digitale.
Ma io non mollo. Mai.
Capitolo 2 – La lotta con la seriale
Finalmente i file li ho, il comando esptool
è pronto, la porta /dev/ttyACM0
mi sorride.
Digito, premo invio e… errore.
Cambio PC, cambio cavo, cambio porta.
Il Flipper si diverte a farsi riconoscere come dispositivo USB fantasma.
Il kernel mi prende in giro: "ttyACM0 connesso… disconnesso… connesso… disconnesso…".
Un loop infernale che neanche nei peggiori film horror.
Comincio a sospettare che il vero nemico non siano i file .bin
, ma io.
Capitolo 3 – Esorcismo con comandi magici
Respiro profondo, sudo systemctl stop ModemManager
come se stessi lanciando un incantesimo proibito.
Provo la sequenza mistica: tieni premuto BOOT, premi RESET, rilascia RESET, rilascia BOOT.
Niente, la bestia non si piega.
La scheda sembra morta, poi risorge, poi muore di nuovo.
Mi sento in un’odissea tecnologica, dove ogni comando è un colpo di spada… e ogni errore rosso sul terminale è una pugnalata al cuore.
Capitolo 4 – Il colpo di scena
Dopo cinque ore di sangue, sudore e caffeina, nulla funziona.
Sto per gettare la spugna.
Poi mi dico: "e se ci fosse un modo più semplice?".
Scopro FZeeFlasher, un tool online che in cinque minuti fa quello che io ho tentato di fare per mezza giornata.
Collego, clicco, programmo.
E magia: il log dice "FLASHING PROCESS COMPLETED!".
Il LED smette di prendermi in giro e il modulo WiFi finalmente respira.
Morale: a volte il martello non serve, basta il cacciavite giusto.
Capitolo 5 – La prova del nove
Accendo il Flipper, entro nei menu e… eccolo lì: ESP32 WiFi Marauder.
Un nome che suona come una conquista, una vittoria epica.
Faccio la scansione, compaiono le prime reti WiFi, beacon e pacchetti che scorrono sullo schermo come un tesoro di dati invisibili.
Il LED non lampeggia più a caso, adesso lo fa con stile.
Finalmente posso dire: funziona!
Epilogo – Hacker vs. Lamer
Quindi sì, oggi ci ho messo ore.
Ho passato metà giornata a rincorrere porte seriali che sparivano, file .bin
che non si trovavano, comandi deprecati e reset a ritmo di samba.
Avrei potuto comprare un modulo già pronto, collegarlo e basta.
Sarei stato un lamer che mostra il Flipper con il WiFi solo per vantarsi al bar.
Ma no.
Il vero hacker non si accontenta: smonta, rimonta, sbaglia, impreca, ricomincia, e alla fine sorride quando capisce come e perché le cose funzionano.
Perché il viaggio conta quanto la destinazione.
E oggi il viaggio è stato lungo, tortuoso e pieno di errori rossi sul terminale.
Ma il finale è stato verde: SUCCESS.