Io non sono fatta per questo mondo.
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Io non sono fatta per questo mondo.
Trend su Linkedin in cui vari professionisti si reimmaginano come mini figurine impacchettate e pronte a essere vendute.
Il simbolismo di una forza lavoro pronta ad auto-oggettificarsi, a rappresentarsi con gioia come un prodotto acquistabile, è spiazzante.
Proletari dov'è il vostro orgoglio? Dov'è la vostra spina dorsale? Dov'è la vostra umanità? Con quale coraggio ve la siete fatta rubare così?
Siete un'offesa alla vostra stessa natura divina.
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@aural questo abominio di trend c'è anche su facebook. Appena vedo un post del genere, smetto di seguire chi l'ha pubblicato.
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proletari su LinkedIn? non mi è chiaro...
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@ciccillo @gli_archivi_di_sara non ti è chiaro se immagini ancora i proletari come gli operai sovietici, adesso esiste la forza lavoro del terziario, e la trovi anche su Linkedin. I tech worker cosa sono?
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https://www.treccani.it/vocabolario/proletario/
boh, pare che le interpretazioni possibili siano diverse, io tenderei a una via di mezzo fra la prima e la seconda ma non ne sono sicuro, però mi suona male comunque collegato a LinkedIn, molti dipendenti e anche precari del terziario non li vedo come proletari, in sintesi ormai definirei con certezza proletari solo coloro che non hanno altro che il loro corpo e quello dei loro figli, svolgendo prevalentemente lavori non qualificati e senza aver studiato, quindi essenzialmente si tratta di stranieri, a volte in condizioni di quasi schiavitù.
per come la dici tu, anche un modello che guadagna per una sfilata o uno photo shooting quello che io guadagno in un anno facendo il docente, sarebbe un proletario. -
@ciccillo @aural @gli_archivi_di_sara sono un lavoratore del settore terziario avanzato. confermo che siamo dei proletari al netto che molti di noi si consideano degli stìv giòb in pectore (in verità vi dico: sono dei fantozzi con laurea STEM e profilo linkedin). Per altro con l'emergere del paradigma delle piattaforme i caratteri più artigianali di chi lavora come sviluppatore o sysadmin, quelli che ti davano potere di trattativa con il padronato, stanno andando a ramengo.
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@lorcon @aural @gli_archivi_di_sara
la conoscenza è già una forma di potere, i proletari di cui parlava Marx erano contadini semi-analfabeti costretti a lavorare nell'industria o ancora peggio nelle miniere.
anche George Orwell non possedeva i mezzi di produzione ma nel suo bellissimo "La Strada di Wigan Pier" si rende conto perfettamente di non essere la stessa cosa dei minatori sui quali andava a scrivere il suo reportage.
non tutti i lavoratori dipendenti sono proletari e per ciò che riguarda l'ambito tech io vedo una netta distinzione fra sviluppatori e sysadmin da una parte e quelli che le macchine le assemblano nelle fabbriche cinesi e non o peggio ancora quelli (anche minori) che vanno a estrarre le famose terre rare essenziali per la costruzione delle macchine, in condizioni di semi-schiavitù. -
@ciccillo @aural @gli_archivi_di_sara non sono d'accordo, né da un punto di vista teorico né un base alle mie esperienze:
- lo specialista tecnico del terziario avanzato sta sempre più lasciando il posto a una nuova generazione di lavoratori capace di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme (google cloud, o365 su tutte) che costituiscono gli attuali sistemi informativi aziendali ma che non sa minimamente mettere mano alle tecnologie sottostanti. Sono lavoratori sostituibili, esternalizzati e monitorati mediante le piattaforme stesse (i vari strumenti di produttività) e quindi incapaci di fare pesare il proprio ruolo, pur fondamentale, per le azie de per cui lavorano
- meglio rispetto a un bracciante agricolo o un facchino? Si, ma vendiamo comunque il nostro lavoro e non abbiamo controllo dello stesso. -
@lorcon @aural @gli_archivi_di_sara
beh se è per quello ci sono milioni di esseri umani che lavorano gratis per le piattaforme social le quali poi sfruttano altri proletari africani per controllare i contenuti...
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@ciccillo @aural @gli_archivi_di_sara si, ma questo non toglie che se sei un lavoratore salariato, anche se in una posizione di relativo benessere, a meno che tu non sia un CEO o un dirigente, sei comunque un proletario, ovvero uno che ha interesse materiale nell'abolizione immediate della società mercantile
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@lorcon @aural @gli_archivi_di_sara sì ho questo interesse ma temo che la maggior parte dei proletari non ce l’abbia, anzi si ammazzano di lavoro per reggere quello stesso sistema economico che li sfrutta, in cambio di un pochino di benessere e possibilità di consumo.
purtroppo ha ragione chi ha scritto il toot originale, che li si chiami proletari o meno poco importa, sono tutti servi volontari ormai -
@ciccillo @lorcon @aural @gli_archivi_di_sara
senza nulla togliere alla difficoltà di essere tech worker Oggi, Se una persona con competenze, un Mac o un iPhone è un proletario, la signora che fa le pulizie a nero senza patente semianalfabeta tagliata fuori da qualsiasi canale di informazione e servizi, cos'è ?
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G gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic