Molto bello ed importante il convento svolto ieri a Bari di Scienza Spiritualità , una giornata piena di occasioni di incontro, confronto e di relazione.
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Molto bello ed importante il convento svolto ieri a Bari di Scienza Spiritualità , una giornata piena di occasioni di incontro, confronto e di relazione. C'è una fame di senso che esonda dalla religiosità tradizionale, a volte ne prende le distanze (spesso con molte ragioni bisogna dire) ma non può e non deve essere emarginata. Anzi è necessario dire le cose eterne in forma nuova, smettere di "adorare le ceneri" (per rubare una frase usata anche dal Papa, del compositore G. Mahler) e osare il nuovo. Lì finalmente scienza e mistica si abbracciano e si parlano, dialogano amabilmente, come mi è capitato di dialogare amabilmente con persone come Antonella Lumini (a sinistra nella foto, poi Elisabetta, Maurizio ed il sottoscritto). Questi laboratori attirano molte persone anche diversamente credenti e diversamente praticanti, affamati di quel senso del sacro e del mistero, che spesso non trovano in una parrocchia. Tutto ciò va custodito e vissuto ed insieme va cercato il nuovo, che comunque dovrà avere robuste radici nella Tradizione, ma vissuta in modo vivo e mai più subita.
Per me, parlare di luci e colori nel cosmo è stata la sorpresa di scoprire come le mie parole e le stesse immagini del cosmo che portavo risuonavano negli altri relatori che me le rilanciavano potenziate e più limpide, in un gioco di rimandi che sembra sempre appena iniziato, per quanto è fresco.
Grazie Elisabetta per l'organizzazione, grazie Enrico Pierangeli, Luigia Pignatelli, Maurizio Benfatto ecc... Siete stati fantastici.
E Bari, bisogna dirlo, è proprio bella.
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M macfranc@poliversity.it shared this topic on