Non siamo onnipotenti, ma onnivolenti sembra di sì
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Non siamo onnipotenti, ma onnivolenti sembra di sì
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L'impressione che ho è che se possiamo volere tutto e di più, in qualche modo ci sentiamo onnipotenti, ci possiamo illudere di non essere impotenti e ininfluenti di fronte alle difficoltà che il mondo ci pone davanti
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Questo fa il paio con i problemi sociali di oggi e il modo del tutto fallimentare e illusorio ("delusional") di risolvere i problemi, ovvero il potere che abbiamo, piccolo, usato per consolare l'infinita impotenza che sentiamo, quasi infantile
Quindi usiamo il potere per aggredire chi è più debole (femminicidi, odio antitrans, razzizmo) per placare l'insoddisfazione infinita e continua da bambini egocentrici e vezzeggiati datoci dalla società dei consumi -
La società dei consumi si nutrirà sempre di deboli, ne ha una gran fame, e li creerà in continuazione per potersene alimentare
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G gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic
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Una psiche, quella dei più forti, che è anche debole
Solo lo stupido e l'ingenuo (il debole) ha il mito del più forte -
Il bisogno della figura forte e protettiva, presente purtroppo anche a sinistra.
Rimando a "Psicologia di massa del fascismo" di Reich.
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@GustavinoBevilacqua (non avrò mai il tempo di leggerlo
ma grazie)
Si aggancia alla società consumistica (non credo già esistente ai tempi iniziali del fascismo, ma sì con quello attuale), in cui il cittadino consumatore é in uno stato di permanente necessità (per farlo consumare e anche produrre) e insoddisfazione, e in stato di continua manipolazione per fargli credere di essere al vertice della catena alimentare, pur essendo permanentemente impotente di fronte ai veri poteri
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@GustavinoBevilacqua l'essere umano sente di essere impotente, anche se a livello inconscio, e questo lo carica di rabbia repressa, da sfogare sui più deboli (chi è alla sua portata)
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È esattamente ciò che scriveva Reich.
Ecco il PDF, sono solo 400 pagine circa:
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/psiche/reichfascismo.pdf -
@GustavinoBevilacqua (mi lancio in analisi al di là della mia portata intelettuale, un'ipotesi) la donna è la vittima prediletta dell'uomo di oggi, perché è la figura materna che non soddisfa come dovrebbe questo bambino insoddisfatto, la prima se non l'unica figura di riferimento
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@GustavinoBevilacqua non facciamo più rivoluzioni ma uccidiamo donne...
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Avendo letto Reich la tua ipotesi mi pare meno balzana di altre.
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@GustavinoBevilacqua i miei ritmi di lettura attuali sono qualche riga a settimana