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    L’idea che i data center possano lasciare la Terra per trasferirsi nello spazio, si fa sempre più strada, come dimostrano i tanti progetti in essere.

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    • snow@snowfan.itS Questo utente è esterno a questo forum
      snow@snowfan.it
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      L’idea che i data center possano lasciare la Terra per trasferirsi nello spazio, si fa sempre più strada, come dimostrano i tanti progetti in essere. Negli Stati Uniti sta prendendo forma un'idea che lega in modo diretto l’espansione dell’AI alla disponibilità di energia, uno dei nodi più critici dell’era digitale. A guidarlo è Aetherflux, azienda specializzata in solare spaziale, che ha presentato il programma “Galactic Brain”, una rete di data center in orbita pensata per sostenere la crescita esponenziale della potenza di calcolo richiesta dai modelli di intelligenza artificiale.

      Il punto di partenza è una constatazione sempre più condivisa nel settore tecnologico: l’AI consuma enormi quantità di elettricità e i data center terrestri faticano a reggere il passo, sia per i costi energetici sia per i problemi di raffreddamento. Portare queste infrastrutture nello spazio consentirebbe, almeno in teoria, di aggirare alcuni limiti fisici, sfruttando il vuoto orbitale come dissipatore naturale di calore e una fonte di energia continua come il Sole.

      #ai

      @aitech

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      (www.hdblog.it)

      gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG sparkit@calckey.worldS 2 Risposte Ultima Risposta Rispondi Cita 0
      • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG Questo utente è esterno a questo forum
        gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org @snow@snowfan.it
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        @snow @aitech

        Con @andrea_ferrero non molti giorni fa si parlava della dispersione di calore nello spazio.

        Servirebbe una superficie imponente per raffreddare un data center in orbita… ma per imbrogliare gli investitori è un'idea che va benissimo (intanto dubito che abbiano qualche conoscenza di fisica astronautica).

        andrea_ferrero@sociale.networkA 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
        • andrea_ferrero@sociale.networkA Questo utente è esterno a questo forum
          andrea_ferrero@sociale.network @gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org
          ultima modifica di

          @GustavinoBevilacqua @snow @aitech eh sì, servono circa 3 metri quadri al kW

          quantumquia@poliversity.itQ 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
          • gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.orgG gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic
          • sparkit@calckey.worldS Questo utente è esterno a questo forum
            sparkit@calckey.world @snow@snowfan.it
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            @snow@snowfan.it

            L’idea che i data center possano lasciare la Terra per trasferirsi nello spazio, si fa sempre più strada @aitech@feddit.it
            Per scelta loro, proprio.

            1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
            • quantumquia@poliversity.itQ Questo utente è esterno a questo forum
              quantumquia@poliversity.it @andrea_ferrero@sociale.network
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              @andrea_ferrero @GustavinoBevilacqua @snow @aitech Finalmente qualcuno che ne parla! Grazie! 🏆

              cincia@www.foxyhole.ioC 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
              • cincia@www.foxyhole.ioC Questo utente è esterno a questo forum
                cincia@www.foxyhole.io @quantumquia@poliversity.it
                ultima modifica di

                @quantumquia@poliversity.it @GustavinoBevilacqua@mastodon.cisti.org @andrea_ferrero@sociale.network @aitech@feddit.it @snow@snowfan.it
                Un mese e mezzo fa ne parlava
                @futuroprossimo@mastodon.uno, concludendo "A novembre sapremo da che parte si va". Ora è dicembre, chissà se di quell'esperimento si conosce l'esito oppure no...
                https://mastodon.uno/@futuroprossimo/115452875363140826

                D'altro canto, due settimane fa anche
                @informapirata@mastodon.uno diffondeva un articolo piuttosto scettico sull'argomento:
                https://mastodon.uno/@informapirata/115634485019403535

                Insomma qui sul fediverso non ho ancora visto nessun intervento a favore di questa idea.

                futuroprossimo@mastodon.unoF 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                • futuroprossimo@mastodon.unoF Questo utente è esterno a questo forum
                  futuroprossimo@mastodon.uno @cincia@www.foxyhole.io
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                  @Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @andrea_ferrero @aitech @quantumquia @snow

                  Nada: siamo ancora fermi al loro comunicato del 22 ottobre.
                  https://www.crusoe.ai/resources/newsroom/crusoe-to-become-first-cloud-operator-in-space-through-partnership-with-starcloud

                  cincia@www.foxyhole.ioC 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 0
                  • cincia@www.foxyhole.ioC Questo utente è esterno a questo forum
                    cincia@www.foxyhole.io @futuroprossimo@mastodon.uno
                    ultima modifica di

                    Però, posso fare una domanda ingenua?

                    L'energia si conserva, giusto?
                    Quindi, se con una certa metratura di pannelli solari io catturo una certa quantità di fotoni ad alta frequenza convertendone l'energia in elettricità; prima o poi dovrò dissipare quella stessa energia sotto forma di fotoni a frequenza più bassa.

                    Al primo sguardo non mi sembra che ci sia molta differenza sulla base di quel che ne faccio, alimentarci una stazione spaziale o un grappolo di processori più o meno mi sembra lo stesso. In ogni caso alla fine avrò tanto calore da dissipare quanta era l'energia catturata, ovverosia pannelli solari e dissipatori di calore dovranno crescere approssimativamente con le stesse proporzioni, no?
                    Certo se servono dimensioni di 100 volte l'attuale stazione spaziale internazionale questo è presumibilmente un problema, ma perché ho la sensazione che venga sottolineato più il calore che i pannelli fotovoltaici? Non dovrebbero crescere con le stesse proporzioni? La dissipazione scala intrinsecamente in maniera peggiore?

                    Mi devo esser persa un passaggio.
                    @futuroprossimo@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno @GustavinoBevilacqua@mastodon.cisti.org @andrea_ferrero@sociale.network @aitech@feddit.it @quantumquia@poliversity.it @snow@snowfan.it

                    quantumquia@poliversity.itQ andrea_ferrero@sociale.networkA 2 Risposte Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                    • quantumquia@poliversity.itQ Questo utente è esterno a questo forum
                      quantumquia@poliversity.it @cincia@www.foxyhole.io
                      ultima modifica di

                      @Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @futuroprossimo @andrea_ferrero @aitech @snow

                      Ottima osservazione!

                      Aggiungerei che la cosa che importa è il flusso di energia, nel senso che un sistema che fa lavoro o computazione deve essere tra due bagni termici a temperature diverse, uno da cui assorbe energia, un altro che usa per raffreddarsi. Altrimenti si avrebbe quello che chiamano un perpetuum mobile del secondo tipo.

                      Non sono un esperto, ma da quello che leggo, mi pare che nello spazio sia difficile ricreare questa situazione sulla scala di tempi che un data center richiederebbe. Tenderebbe a diventare presto una scatola tutta in equilibrio termico.

                      Credo che il problema stia anche (e forse, soprattutto) nelle scale di tempi dei vari processi termici.

                      1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                      • andrea_ferrero@sociale.networkA Questo utente è esterno a questo forum
                        andrea_ferrero@sociale.network @cincia@www.foxyhole.io
                        ultima modifica di

                        @Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @futuroprossimo @aitech @quantumquia @snow No, parlavamo di calore perché il discorso era partito da lì, ma i pannelli solari scalano nello stesso modo. In un altro post dicevo appunto che nello spazio le potenze sono irrisorie rispetto a quelle cui siamo abituati sulla terra, tutta la stazione spaziale ha la potenza di una Tesla entry level. Potenze dell'ordine del MW o più mi sembrano ingestibili da tutti i punti di vista.

                        cincia@www.foxyhole.ioC 1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
                        • cincia@www.foxyhole.ioC Questo utente è esterno a questo forum
                          cincia@www.foxyhole.io @andrea_ferrero@sociale.network
                          ultima modifica di

                          Grazie mille @andrea_ferrero@sociale.network per la precisazione!

                          Concordo, suona piuttosto complicato costruire nello spazio un centro di calcolo di dimensioni appena modeste. E capisco che il tuo "da tutti i punti di vista", sottolinea giustamente l'inconsistenza degli argomenti che sostengono che in orbita il problema del raffreddamento non esiste. C'è, come quello dell'energia.
                          @informapirata@mastodon.uno @GustavinoBevilacqua@mastodon.cisti.org @futuroprossimo@mastodon.uno @aitech@feddit.it @quantumquia@poliversity.it @snow@snowfan.it

                          1 Risposta Ultima Risposta Rispondi Cita 1 0
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