Una piccola riflessione sulle cose che non fanno ridere.
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Una piccola riflessione sulle cose che non fanno ridere.
La violenza non fa ridere.
La sopraffazione non fa ridere.
La sofferenza non fa ridere.
Se non hai abbastanza empatia per capire che l'immagine di una qualsiasi creatura che soffre non è mai "solo uno scherzo" te lo spiego: l'immagine di una qualsiasi creatura che soffre non è mai "solo uno scherzo".
Non importa quanto "si usa dirlo".
Se si usa dirlo vuol dire che è passato da mo il momento di smettere.
Questo vale soprattutto per gli animali: la sofferenza di un animale non è di scala minore rispetto a quella degli esseri umani.
Vale anche se non lo faresti mai davvero: se non lo faresti davvero e lo considereresti orrendo, perché parlarne per scherzo dovrebbe far ridere?
E vale soprattutto e sempre la regola d'oro: non ridere mai di qualcuno, specialmente di qualcuno più debole e indifeso.
Se mai ridi con qualcuno, ridere insieme è bello, ridere a spese di altri è brutto.
Ecco.
Ho spiegato.
Fine della riflessione.
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@ju Tanta verità in un unico post e mi ricorda una frase che ripeto spesso: ridi sempre con qualcuno, mai di qualcuno.
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G gustavinobevilacqua@mastodon.cisti.org shared this topic
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@ju lo sapevo che prima o poi avremmo dovuto rinunciare a fantozzi :)
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fantozzi non lo capivo a 11 anni e non lo capisco neanche adesso, mi mette malinconia...
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@ju tipo il circo? a me il circo tantissimo. fantozzi da piccolo non mi faceva ridere (ma mi fece ridere tantissimo un film in cui c'era villaggio e non ricordo più che parte facesse, era in bianco e nero e c'erano degli inseguimenti in auto), da ragazzino e adolescente un po' di più, ora le rare volte che mi capita di vederne qualche pezzetto magari mi fa ridere, ma poco, sopra uno sfondo che è un misto contraddittorio e perciò difficile da gestire di compassione e imbarazzo
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Il circo dipende: per esempio mi sono sempre piaciuti molto gli acrobati.
I pagliacci mi fanno impressione e tristezza.
Gli animali non li voglio vedere.
Mi ricordo una volta da piccolə che sono andatə al circo per vedere perchè c'erano i manifesti che pubblicizzavano un ferocissimo squalo e poi c'era invece una povera creatura piccolissima in un aquario sporco con le pinne tutte rosicchiate...tristissimo.
Per fantozzi: non ce l'ho con villaggio in sè...
Il fatto è che potrebbero essere film che smascherano l'ipocrisia borghese, invece no, sono film che la legittimano: perchè "tu" inteso come "persona che guarda il film", non sei mai fantozzi, sei quello che ride di fantozzi e ridi di fantozzi perchè fantozzi è uno sfigato e tu invece sei quello perfettamente integrato nel sistema che è vincente e non ha tutti quei problemi.
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@ju @jones beh su fantozzi non sono del tutto d'accordo, a me più che ridere fa imbarazzo ma perché pef l'appunto mostra la crudeltà del mondo del lavoro, e come si trasferisce nei lavoratori stessi. E non tanto i film, di cui ho visto oltre al primo solo un altro, quanto la maschera in sé. Che è, a mio avviso, una maschera moderna ma come quelle della commedia dell'arte, una maschera e non un personaggio appunto perché rappresenta un universale.
(Poi ci sarebbe pure Fracchia...) -
@ju @jones comunque un altro tipo di violenza che non fa ridere è quello di certe parodie pseudo politiche come quelle che fa Crozza. Alla fine sembra che le caratteristiche messe in burletta siano reali quanto e più della realtà e il personaggio preso di mira ne esce bidimensionalizzato e tale da attirare le ire del pubblico per quelle cose che sono messe in burletta anziché per i (possibili) lati veramente negativi del suo comportamento
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> Il circo dipende: per esempio mi sono sempre piaciuti molto gli acrobati.
> I pagliacci mi fanno impressione e tristezza.
> Gli animali non li voglio vedere.Uguale, con poche eccezioni sui pagliacci, che anche per me restano sempre molto malinconici, ma a volte in un modo che mi piace.
> Mi ricordo una volta da piccolə che sono andatə al circo per vedere perchè c'erano i manifesti che pubblicizzavano un ferocissimo squalo e poi c'era invece una povera creatura piccolissima in un aquario sporco con le pinne tutte rosicchiate...tristissimo.
Si, tanto, penso di immaginare bene la cosa, anche se così triste non mi è mai capitata, comunque si tanta tristezza per gli animali nei circhi.
[fantozzi]
> Il fatto è che potrebbero essere film che smascherano l'ipocrisia borghese, invece no, sono film che la legittimano: perchè "tu" inteso come "persona che guarda il film", non sei mai fantozzi, sei quello che ride di fantozzi e ridi di fantozzi perchè fantozzi è uno sfigato e tu invece sei quello perfettamente integrato nel sistema che è vincente e non ha tutti quei problemi.si ma è possibile ridere "con fantozzi"? voglio dire che a me sembra che il personaggio di per sé sia pensato per ridere di lui molto più che per immedesimarcisi, a meno di farlo per ridere di sé
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@marcoboh@snowfan.masto.host
è che vedi...le persone in generale ridono guardando fantozzi.
Mi ricordo molto bene quando ero alle medie e i miei borghesissimi compagni di classe ridevano.
Io non potevo guardarlo, mia mamma non voleva, e quindi non sapevo bene di cosa parlava, ma poi da più grande ho capito ed è una delle rare (forse l'unica?) occasioni in cui sono d'accordo con mia mamma.
Ora, se le persone ridono di fantozzi: o è sbagliato il messaggio o è sbagliato il film, nel senso che il messaggio è stato passato male.
@jones@todon.nl
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@jones@todon.nlvoglio dire che a me sembra che il personaggio di per sé sia pensato per ridere di lui molto più che per immedesimarcisi
sì. È la cosa che secondo me rende sbagliati questi film.
Avrebbero potuto essere un'altra cosa, sarebbe bastato poco, ma si è fatto in modo che fossero una specie di autocompiacimento capitalista.
L'impiegato normale ride di fantozzi rassicurandosi al contempo che lui non sarà mai fantozzi, lui è ben integrato nel sistema e può pernettersi di ridere.
Per esempio tutta un'altra cosa è Marcovaldo di Calvino.
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@aaronwinstonsmith @ju @marcoboh @jones
Stasera volete proprio tirarmi fuori la Scuola di Francoforte…
In "Dialettica dell'illuminismo" Horkheimer e Adorno scrissero: "Paperino nei cartoni animati come gli infelici nella realtà ricevono le loro botte perché gli spettatori si abituino alle proprie."
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@aaronwinstonsmith@mastodon.bida.im
fammi capire, quindi se io disegno un bambino disabile e rido, quello va bene perché tanto il bambino è finto?
No, non va bene.
Non è questione di realtà e finzione: siamo abituati ad un tipo di comicità che ride delle sofferenze altrui da tantissimo tempo, ma questo non rende meno sbagliata la cosa.
Un conto è distinguere realtà e finzione e un conto è capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
In un film una persona crudele può essere figa, questo non ci fa dire che non c'è niente di male ad ammirare una persona crudele solo perché tanto è finzione.
In un gioco di ruolo io posso impersonare un personaggio crudele, questo non mi fa pensare che i comportameti del mio personaggio crudele siano legittimati, se lo pensassi dovrei farmi vedere da uno bravo.
Allora perché in una risata crudele non c'è niente di male se è "finta”?
Perché ci siamo abituati.
Ma è un'abitudine che viene da una mentalità di sopraffazione e sta alla radice di molte cose sbagliate, in primis il bullismo, e va cambiata.
@marcoboh@snowfan.masto.host @jones@todon.nl
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D dunpiteog@devianze.city shared this topic