Si avvicina Natale.

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Si avvicina Natale.
Come di consueto, interpello Madri-di-nipoti (12 yo) per avere suggerimenti su cosa regalare.
Una è moglie di Fratello Mattone.

Moglie di Fratello Mattone mi suggerisce:
"Un buono in libreria. Oppure dei prodotti per truccarsi, ma che siano adatti a una bambina - perché secondo me è ancora presto per truccarsi -, quindi colori neutri e niente di appariscente".
Scelgo la seconda opzione: mi piace scegliere e *pensare* cosa regalare.

Passo a porre lo stesso quesito a Sorella, che mi risponde:
"Un buono per il centro commerciale o uno per Sef0ra".

Ora, posto che:
in quelle profumerie non ci compro le cose neanche per me;
che, se compri da Sef0ra a dodici anni, a venti dove compri? Da Ivo San Loran?;

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posto che non avevo intenzione di spendere più di venti euro (con cui da sefora non compri nulla),
e che l'idea della gift card mi ammazza il concetto di regalo pensato;

provo a mediare proponendo l'idea di regalo per l'altra nipote, aspettandomi sempre la medesima opinione sul makeup per preadolescenti.
Invece no.
Mi risponde che la figlia è strapiena di trucchi, e che la mia idea è bocciata.
"Se non ti vuoi rompere i coglioni, dalle dei soldi che spenderà in vestiti".

Ok

Questi sono i risultati del friggersi il neurone a guardare le bambine ricche che fanno le HAUL dei trucchi su tictoc, col benestare delle mamme.